Il Governo di Panama ha arrestato lavoratori e dirigenti dell'Unione Unificata dei Lavoratori dell'Edilizia e dei Settori Affini di Panama - SUNTRACS - e congelato i conti correnti del sindacato in seguito alle proteste e manifestazioni nel Paese contro la legge 462, che introduce riforme del Fondo di previdenza sociale panamense.

Queste azioni hanno sollevato preoccupazioni a livello internazionale, portando le Confederazioni Sindacali italiane e le rispettive Federazioni del settore edilizio e affini a scrivere all'ambasciatore panamense in Italia, chiedendo il rilascio immediato dei sindacalisti detenuti e il rispetto delle convenzioni OIL n. 87 e n. 98, ratificate da Panama, che garantiscono la libertà sindacale e il diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva.

“Eccellenza,

Scriviamo a nome delle Confederazioni Sindacali italiane CGIL, CISL e Uil e delle tre Federazioni del settore edilizio ed affini, Fillea-Cgil, Filca -Cisl e Feneal -Uil esprimendo profonda preoccupazione per le recenti azioni intraprese contro il sindacato panamense SUNTRACS (Unione Unificata dei Lavoratori dell'Edilizia e dei Settori Affini di Panama). Esortiamo il vostro governo a procedere con l'immediato rilascio di tutti i sindacalisti detenuti e a cessare qualsiasi azione che possa essere percepita come un ostacolo al legittimo esercizio della libertà di associazione e del diritto a protestare. Riteniamo che sarebbe molto utile avviare un dialogo costruttivo per affrontare le preoccupazioni sociali e lavorative dei lavoratori panamensi.

Apprendiamo che, a seguito delle manifestazioni contro la legge 462, che hanno visto la partecipazione del SUNTRACS insieme agli insegnanti e ai lavoratori delle piantagioni di banane, i conti bancari del SUNTRACS sono stati congelati e i leader sindacali sono stati arrestati. Nonostante le chiare raccomandazioni del Comitato per la libertà di associazione dell'OIL (rapporto n. 409, marzo 2025) di garantire la libertà di associazione, proteggere i sindacalisti e assicurare l'accesso ai fondi, tali raccomandazioni non sembrano essere state pienamente attuate.

Chiediamo che tutti i mandati di arresto nei confronti dei leader di SUNTRACS vengano immediatamente ritirati e che siano adottate misure per consentire il libero funzionamento dei conti bancari del sindacato e rendere disponibili i fondi. Chiediamo il rilascio di Jaime Caballero (attualmente detenuto in un carcere di massima sicurezza), Genaro López e tutti gli altri membri del SUNTRACS e lavoratori detenuti in relazione alle proteste contro la riforma della legge sulla sicurezza sociale. Chiediamo inoltre che siano revocati tutti i mandati che hanno costretto Saúl Méndez (segretario generale del SUNTRACS e vicepresidente della BWI) a chiedere asilo nonché quelli relativi a Erasmo Cerrud.

Tali azioni, compresi i casi in cui sarebbero stati colpiti la sede del sindacato e gli uffici delle relative cooperative, sono una grave violazione dei diritti fondamentali di organizzazione, contrattazione collettiva e protesta. Questa situazione solleva preoccupazioni in merito ai principi della libertà di associazione e di manifestazione pacifica, sanciti dalle Convenzioni OIL 87 e 98, entrambe ratificate da Panama.

CGIL CISL e UIL, insieme a Fillea, Filca e Feneal e ai lavoratori di tutto il mondo, chiedono la cessazione delle azioni che possono essere considerate repressive nei confronti del SUNTRACS e dei suoi rappresentanti e la piena garanzia dei diritti sindacali in tutta la repubblica di Panama, in conformità con gli obblighi giuridici nazionali e internazionali.

Il vostro paese, in qualità di firmatario delle Convenzioni 87 e 98 dell'OIL, si è impegnato a rispettare queste norme fondamentali del lavoro internazionale.

Il rispetto della libertà di associazione e la possibilità per i sindacati di operare senza indebite interferenze sono fondamentali per una società sana e democratica“.