Presentato e discusso oggi presso la sede della Cgil il 'World Employment and Social Outlook 2015' elaborato dall'Ilo » FOTO

Oltre 200 milioni di disoccupati nel mondo, 30 milioni in più dall'inizio della crisi, migliaia di miliardi di dollari di Pil globale perso a causa di una maggiore disoccupazione e salari più bassi. Sono solo alcuni dei preoccupanti dati emersi nel corso dell'iniziativa promossa dalla Cgil e dalla Fondazione di Vittorio che si è tenuta questa mattina a Roma, durante la quale è stato presentato da Raymond Torres, direttore Ilo, il 'World Employment and Social Outlook 2015' elaborato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Il rapporto evidenzia gli effetti numerici e sociali della grande crisi sul lavoro: oltre 200 milioni di disoccupati nel mondo, 30 milioni in più dal 2008, e l'irrisolto problema della creazione di ulteriore occupazione per coloro che ogni anno entrano nel mercato del lavoro globale. Tutto questo provoca mutamenti negativi nelle relazioni di lavoro e rappresenta un fattore di aggravamento della crisi: sono migliaia i miliardi di dollari di Pil globale persi a causa di maggiore disoccupazione e salari più bassi, con una conseguente riduzione degli investimenti e dei consumi.

Le prosposte avanzate dall'Ilo e contenute nel rapporto 2015 sono frutto di un'attenta analisi di molteplici dati, in controtendenza con le teorie deregolatrici di questi anni, che indicano la necessità di un aumento delle tutele e una maggiore protezione estesa a tutte le tipologie di impiego. La tesi secondo la quale la riduzione dei livelli di protezione stimolerebbe un aumento dell'occupazione non trova quindi riscontro nel rapporto. L'Ilo, inoltre, indica che risultati positivi sono più facilmente raggiungibili in presenza di un dialogo sociale.

Un altro dei punti fondamentali del rapporto riguarda i temi dell'istruzione e della formazione. Questi ultimi sono fondamentali sia per compensare la perdita occupazionale derivante da avanzamenti tecnologici e dalla globalizzazione della produzione, sia per la salvaguardia del lavoro esistente. Inoltre, ci si sofferma, su un altro nodo di particolare rilievo ovvero la richiesta di rispetto delle norme internazionali anche all'interno degli accordi globali in discussione.

"Un lavoro di importanza straordinaria per un'organizzazione tripartita formata da governi, sindacati e associazioni di impresa" ha dichiarato Fulvio Fammoni, Presidente della Fondazione di Vittorio. Quanto proposto e affermato dall'Ilo, ha proseguito Fammoni "è in evidente controtendenza con le politiche di austerità e deregolazione di questi anni, per questo è importante che tali elaborazioni vengano fatte conoscere e diventino sempre più un punto di riferimento per l'iniziativa europea".