Roma, 31 gennaio - “L'emergenza occupazionale nel nostro Paese sta assumendo sempre più le caratteristiche di un'emergenza sociale, che colpisce prevalentemente una generazione, quella dei giovani, ormai schiacciati da un tasso di disoccupazione del 40%. Per invertire la tendenza occorre investire concretamente sui processi di istruzione e formazione: il Governo ricostruisca su questi temi un terreno di confronto con le forze economiche e sociali”. Così il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra commenta i dati Istat diffusi oggi e l'annuncio del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, di un Piano in 10 azioni per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa.Per il segretario confederale “se non si individuano subito soluzioni concrete, mettendo al centro della discussione politica il tema della condizione dei giovani, il nostro Paese avrà irrimediabilmente ipotecato il proprio futuro”. “Si tratta di decidere oggi quale debba essere la direzione di marcia per invertire la  tendenza - continua Massafra - e questa non può che passare dall'acquisizione della consapevolezza che investire sulla conoscenza sia uno dei capisaldi essenziali per costruire un'idea di sviluppo che punti sulla qualità”.“Affermare un sistema di conoscenze adeguato - spiega il dirigente sindacale - significa garantire un investimento concreto sui processi di istruzione, formazione e acquisizione delle competenze che punti sulla via alta dello sviluppo, ma al tempo stesso - sottolinea - sollecitare il sistema d'impresa e il sistema pubblico a diventare sempre più ricettivo nel riconoscimento e nella valorizzazione di tali competenze”.“Quello che occorre - conclude Massafra - è innanzitutto ricostruire un terreno di confronto e partecipazione che coinvolga l'insieme delle forze economiche e sociali per l'individuazione degli indirizzi strategici e per la loro concreta realizzazione”.