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A venticinque anni dalla proclamazione della Carta europea dei diritti fondamentali, avvenuta il 7 dicembre 2000 a Nizza, il Movimento Europeo – Francia e Italia e l’Unione dei Federalisti Europei hanno organizzato, il 5 e 6 dicembre a Nizza, un Forum della Società Civile per celebrare l’anniversario e riaffermare l’attualità dello strumento che garantisce diritti civili, politici, sociali ed economici nell’Unione.
L’iniziativa ha riunito rappresentanti delle istituzioni, esperti, studenti, professionisti e cittadini in due giorni di dibattiti dedicati al ruolo della Carta nel contesto europeo contemporaneo.
Negli anni ’90 il Movimento Europeo ebbe un ruolo decisivo nella nascita della Carta: promosse un Forum della società civile incaricato di elaborare una proposta di catalogo dei diritti fondamentali, influenzando direttamente i lavori europei. La sua campagna contribuì inoltre a convincere l’allora ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer a portare la proposta al Consiglio europeo.
La proclamazione del 2000 avvenne proprio a Nizza, nella sede della prefettura, accompagnata da una grande manifestazione cittadina organizzata dal Movimento Europeo per chiedere una Costituzione europea. A quell’importante appuntamento partecipò attivamente anche la CGIL, che sostenne il processo di elaborazione e proclamazione della Carta, riconoscendone fin da allora il valore politico e sindacale per la tutela dei diritti dei lavoratori.
Al termine del Forum è stata adottata una dichiarazione che ribadisce il valore costituzionale della Carta e avverte sul crescente indebolimento dello Stato di diritto in alcune parti dell’Unione. I firmatari chiedono alle istituzioni europee e agli Stati membri di applicare pienamente la Carta, rafforzare i meccanismi di tutela dei diritti, condizionare i fondi UE al rispetto dei principi democratici e avviare un processo costituente per un nuovo trattato ispirato alla Carta. La dichiarazione sollecita inoltre una più forte promozione internazionale dei valori europei e conferma la Carta come elemento guida per i futuri allargamenti dell’Unione.


Per la CGIL, Filippo Ciavaglia ha sottolineato l’importanza della Carta come strumento vincolante per la tutela dei diritti dei lavoratori. La CGIL la utilizza infatti come riferimento nelle proprie azioni legali, anche in sede europea, per difendere diritti sindacali e sociali ritenuti a rischio, tra cui il diritto di sciopero e la negoziazione collettiva.
I punti chiave del posizionamento CGIL sulla Carta di Nizza sono:
- Strumento giudiziario utile a contrastare normative considerate lesive.
- Difesa dei diritti sindacali e dei lavoratori grazie al riconoscimento dei diritti sociali ed economici sanciti dalla Carta.
- Valore giuridico vincolante della Carta, equiparato ai trattati dell’UE.
- Catalogo completo di diritti civili, politici, economici e sociali per cittadini e residenti UE.
La Carta, ha ribadito Ciavaglia, rappresenta “un baluardo contro politiche del lavoro discriminatorie”, oltre che una base per rafforzare la dimensione sociale dell’Unione.
All’evento, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo-Italia, Mathilde Baudovin, segretaria generale del Movimento Europeo – Francia, Ignazio Patrone, magistrato ed ex presidente di MEDEL, e Lucia Serena Rossi, ex giudice della Corte di giustizia dell’UE, tutti i relatori hanno evidenziato come, a 25 anni dalla sua proclamazione, la Carta continui a rappresentare uno strumento centrale per la difesa e l’ampliamento dei diritti fondamentali in Europa.






