Il 5 maggio il segretario generale della CGIL Maurizio Landini e il segretario generale delle CCOO Unai Sordo hanno tenuto una riunione in videoconferenza per discutere delle attuali sfide che i lavoratori stanno affrontanto in Italia e in Spagna, a livello europeo e globale. Landini e Sordo hanno sintetizzato le misure adottate nei due Paesi in risposta alla crisi economica, sociale e del lavoro causata dal COVID-19.In Spagna, la principale misura presa per evitare la perdita di posti di lavoro è quella relativa alla cosiddetta ERTE (misura simile alla CIG italiana). Sono state inoltre attuate misure per garantire la liquidità delle imprese e in sostegno ai lavoratori autonomi e un pacchetto di prestazioni, differimenti di pagamento (moratoria) e aiuti finanziari per i gruppi più vulnerabili, compreso un reddito minimo statale.In Italia le misure sono state adottate tramite i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Queste misure sono state accompagnate da numerosi incontri con il governo sulle misure economiche e del mercato del lavoro. E' stato anche raggiunto un accordo su un Protocollo sulla salute e sicurezza fra le organizzazioni sindacali e datoriali per tutte le attività produttive che sono rimaste aperte a garantire servizi essenziali.Fra le misure adottate in Italia ci sono la sospensione di tutti i licenziamenti per motivi economici, è stata ampliata la copertura dei sistemi di ammortizzatori sociali e sono state create indennità per i lavoratori autonomi.È ora in discussione, con il 'Decreto Maggio', un nuovo pacchetto di misure ecnomiche di cui la CGIL ha una valutazione complessivamente positiva per un valore di circa 60 miliardi di euro.Di fronte alla fase di riapertura, CCOO e CGIL sono particolarmente preoccupate per la necessità del rispetto rigoroso di tutti i protocolli di sicurezza. "Condividiamo con la CGIL l'idea che i luoghi di lavoro che non rispettino i protocolli di sicurezza non debbano aprire, ma siamo anche consapevoli delle difficoltà che si incontrano per garantire il 100% di rispetto di tali norme, soprattutto nelle aziende medie e piccole" ha detto Sordo. Per mitigare i disastrosi effetti della crisi sanitaria CCOO sostiene la necessità di attuare un "Patto di Stato": politico, interistituzionale (con le regioni autonome) e sociale (con sindacati e datori di lavoro) per la ricostruzione economica del Paese.Il ruolo dei partiti di opposizione in entrambi i Paesi è stato molto negativo e la crisi è stata purtroppo utilizzata più come occasione per tentare di far cadere i governi, piuttosto che per fare proposte costruttive.Il segretario generale della Cgil Landini ha sottolineato la necessità di discutere a livello nazionale con CISL e UIL, ma anche a livello europeo con la CES e a livello globale un nuovo modello di sviluppo, necessità condivisa anche da CCOO. “Ci sono tre dimensioni che sono cruciali in questo dibattito - ha detto Landini - : l'ambiente, la rivoluzione digitale e il ruolo dei servizi pubblici. La crisi che stiamo vivendo ha indicato con chiarezza la necessità di rafforzare il sistema sanitario pubblico e la necessità di un cambiamento nel modello di assistenza residenziale per gli anziani. Inoltre, occorre una nuova regolamentazione del telelavoro, che va spesso oltre la giornata lavorativa rompendo gli schemi tradizionali di conciliazione vita-lavoro, soprattutto per le donne. Senza perdere di vista il lavoro delle piattaforme, che avrà sicuramente grandi potenzialità perché i modelli di consumo saranno diversi rispetto a prima di questa crisi”.La risposta dell'Europa a questa crisi è un tema cruciale. La spesa pubblica e i deficit devono essere aumentati, ma è fondamentale che l'UE eviti la speculazione sugli interessi. È un dato di fatto, la Spagna ha una spesa di 28.500 milioni di euro all'anno per il pagamento del debito, se gli interessi dovessero salire, il costo raggiungerà i 64.000 milioni di euro, superando gli investimenti che il Paese affronta ogni anno per la salute.Le divisioni che si sono create fra Paesi del nord e il sud dell'Europa, sono state percepite molto negativamente dai cittadini, soprattutto nel mezzo di una crisi che non è dovuta a cause economiche, ma ad una pandemia di carattere globale.“In linea con le proposte della CGIL - ha proseguito Sordo - , CCOO crede che il sindacalismo europeo debba andare oltre i blocchi Nord/Sud, al fine di legittimare sia il ruolo della CES sia il ruolo dei sindacati a livello nazionale. Qualsiasi iniziativa che proponga di rilanciare l'economia nell'UE è benvenuta e dobbiamo essere molto proattivi a tal riguardo. Pertanto concordiamo nella necessità di elaborare proposte comuni, condividendo la necessità di coinvolgere tutte le confederazioni sindacali in Spagna e in Italia”.In conclusione, i due segretari generali hanno convenuto che il valore del lavoro, in particolare quello scarsamente qualificato e che genera basso valore aggiunto, si è rivelato essenziale durante l'emergenza. Quando tutto si è fermato, i lavoratori in settori come quello della salute, dell'assistenza e della cura, del commercio, dei trasporti, ecc. hanno continuato a lavorare.I due leader sindacali hanno anche ribadito il valore dei servizi pubblici e in particolare dell'istruzione, dell'università e della ricerca che sono stati tagliati e messi in discussione dalle politiche di austerità. In questa crisi, il servizio sanitario pubblico si è dimostrato essenziale per salvare vite umane: è un elemento fondamentale delle nostre democrazie e va difeso e rafforzato.