Roma, 10 dicembre - “La Cgil saluta con enorme favore la scelta di Roma, attraverso il Roma Pride e il CCO Mario Mieli, come città ospitante del Congresso Mondiale InterPride 2027, che riunirà i Comitati organizzatori dei Pride di tutto il mondo e l’attivismo che si muove in quest’ambito. È la conferma del ruolo storico che il nostro Paese riveste su tali tematiche, e si lega idealmente al primo World Pride che fu organizzato proprio nella capitale italiana nel 2000”. È quanto dichiara il responsabile dell’Ufficio nuovi diritti della Cgil nazionale Sandro Gallittu.

Inoltre, sottolinea il dirigente sindacale, “è un modo per ribadire ancora una volta un fermo ‘No’ nei confronti delle derive sovraniste e di estrema destra che vorrebbero portare l’Italia verso posizioni tipiche di regimi integralisti e a basso tasso di democrazia”.

“La nostra Organizzazione - conclude Gallittu - parteciperà convintamente al Congresso per portare ancora una volta le tematiche del lavoro e delle politiche antidiscriminatorie nel dibattito che investe la comunità LGBTQIA+ italiana, europea e internazionale. Tematiche che sono parte integrante della nostra attività quotidiana e delle nostre iniziative di lotta sindacale che ci porteranno in piazza per lo sciopero generale del 12 dicembre”.