Roma, 27 aprile - “Anche quest’anno vogliamo ricordare la straordinaria figura di Pio La Torre, sindacalista e politico impegnato per la legalità e per questo impegno assassinato dalla mafia. Con le sue intuizioni sul legame tra criminalità e controllo del territorio, sulla necessità di sottrarre ai mafiosi beni e patrimoni realizzati illecitamente per restituirli ai cittadini, ha ispirato la nostra lotta e la proposta di legge di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro”, che ha portato, pochi mesi fa, al grande risultato dell’approvazione della riforma del Codice Antimafia”. Così Giuseppe Massafra, segretario confederale della Cgil, in vista del 36esimo anniversario dell’uccisione di Pio La Torre, avvenuta il 30 aprile 1982.“Riutilizzare quei beni confiscati restituendoli ai legittimi proprietari - sostiene il dirigente sindacale - rappresenta uno straordinario strumento di contrasto al potere mafioso”. “Oggi - conclude Massafra - vogliamo ricordare così Pio La Torre, praticando quel principio a lui tanto caro e determinati nel proseguire la sua e nostra battaglia per la legalità, ancorati a quella stessa etica della responsabilità che è il tratto fondamentale della vita di La Torre e di tutta la storia della Cgil”.