Roma, 8 ottobre - “Preoccupa la situazione di stallo che si è determinata in relazione alla possibilità di anticipo del Trattamento di fine servizio (Tfs) dei dipendenti pubblici. Si intervenga urgentemente”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.“A fronte di un'intollerabile discriminazione di queste lavoratrici e di questi lavoratori che - ricorda la dirigente sindacale - in alcuni casi percepiscono la cosiddetta liquidazione anche con sette anni di ritardo rispetto ai dipendenti dei settori privati, l'assenza della procedura che avrebbe consentito di ottenere un anticipo a costi calmierati rappresenta uno smacco per migliaia di persone”. “Chiediamo con forza a tutti i Ministeri interessati di farsi da subito carico di questo ritardo - aggiunge Scacchetti - rendendo immediatamente esigibile quanto previsto da una normativa vecchia di due anni, nonché - conclude - di risolvere con il primo provvedimento utile la discriminazione di cui il mondo del lavoro pubblico è vittima da troppo tempo”.