COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO CGIL NAZIONALE - FP CGIL NAZIONALE

Giustizia: manca personale, la riforma più urgente deve partire dall'organicoRoma, 15 giugno - "Mancano giudici e personale amministrativo, quello del CSM è l'ennesimo grido d'allarme e non può essere ignorato. La riforma più urgente di cui ha bisogno la Giustizia è quella riguardante l'organico: nuovi concorsi, anche per assorbire i precari, formazione e riqualificazione del personale, sono queste le priorità a cui il Governo deve dare risposte rapidamente". Così Cgil nazionale e Fp Cgil nazionale, in una nota congiunta, commentano le anticipazioni di stampa relative a una delibera del Consiglio Superiore della Magistratura, che a quanto si apprende dovrebbe essere approvata oggi, sulla carenza di personale negli uffici giudiziari e la conseguente necessità di un intervento.  "La Cgil lo dice da tempo: non c'è innovazione tecnologica che possa cancellare la cronica mancanza di personale dei nostri tribunali e non si può confondere lo strumento con chi poi dovrebbe farlo funzionare", prosegue la nota. "Mancano cancellieri, amministrativi giudiziari e magistrati, e senza il loro lavoro - sostengono Cgil e Fp - qualunque riforma o innovazione non potrà mai raggiungere l'obiettivo fondamentale per il nostro Paese di una giustizia più celere ed efficace"."Alla luce di tutto questo è paradossale la vicenda dei precari della giustizia, che da sette anni, impiegati in tirocini formativi retribuiti 400 euro al mese, coprono in tanti territori i vuoti di organico e per i quali non si riesce a trovare soluzione - ricordano confederazione e categoria - con un insostenibile rimpallo di responsabilità tra Regioni e Ministero della Giustizia"."Il rischio - continua la nota - è che si lascino sguarniti punti importanti del nostro territorio dove sarebbe invece necessario implementare il numero di magistrati, come Reggio Calabria, o che non si riescano a gestire con personale adeguato processi importanti come Aemilia. Per questo il Presidente del Tribunale di Reggio Emilia qualche settimana fa ha preso carta e penna e ha scritto al Ministro lamentando forti difficoltà organizzative".Per Cgil e Fp Cgil "la mobilità del personale dalle province e dalla Croce Rossa Italiana non ha prodotto i risultati sperati e non può essere l'unica modalità di reclutamento in una situazione di incolmabili carenze". "Insomma - ribadiscono in conclusione - la riforma più urgente parte dall'organico: occorrono nuovi concorsi, è doveroso trovare una soluzione di continuità che preveda una vera forma contrattuale per i precari, ed è necessario un percorso di formazione e di attuazione delle procedure di riqualificazione per il personale interno, passando anche attraverso una riscrittura dei profili professionali".