Roma, 2 settembre - “Ci troviamo a fare i conti, come tutti i Paesi colpiti dal Covid, con la difficoltà di riuscire a garantire la sicurezza per gli studenti e i lavoratori delle scuole, delle università e dei servizi educativi. Ma abbiamo, rispetto agli altri Paesi, qualche responsabilità in più. E sono responsabilità che vengono da lontano”. A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, la vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi, in un contributo su Collettiva.it, fa il punto della situazione e denuncia da un lato le criticità strutturali del nostro sistema di istruzione, e dall’altro le questioni sottovalutate nei mesi scorsi che oggi creano incertezze nell’affrontare l'avvio dell’anno scolastico.Per la dirigente sindacale occorre qualificare il nostro sistema di istruzione e formazione e destinare forti investimenti a edilizia scolastica, assunzioni straordinarie, infanzia e servizi educativi, e al sistema di formazione permanente. “Adesso - sottolinea - si apre una possibilità forse irripetibile, la definizione del piano nazionale per la ripresa e resilienza sostenuto dalle risorse europee di Next Generation Eu. È una straordinaria occasione”. Perché oggi sono questi “i temi più sfidanti per l’economia e per il lavoro”, temi che, conclude Fracassi, comportano anche e soprattutto una “scelta di democrazia e di libertà”. Per leggere l’articolo integrale www.collettiva.it