Roma, 12 ottobre - “Da tempo abbiamo espresso le stesse perplessità del Commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa Muiznieks riguardanti il rischio di tortura o trattamenti inumani e degradanti nei confronti dei migranti in Libia, e per questo dopo la firma dell’accordo tra l'Esecutivo italiano e quello libico ci siamo detti contrari e preoccupati”. Così il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra in una nota.Il segretario confederale ribadisce che per la Cgil “la gestione dei flussi migratori non può basarsi sulla chiusura delle frontiere e sullo scambio di denaro per spostare il problema oltre il Mediterraneo, a scapito del rispetto dei diritti umani”.Per Massafra “la posizione e le richieste di Muiznieks sono quindi giuste e condivisibili, ma una lettera di chiarimenti inviata dal Commissario non cancella le responsabilità in capo ai singoli Stati, membri sia del Consiglio d’Europa che dell’Ue, e alle Istituzioni comunitarie sul tema dell’immigrazione, a partire dal mancato rispetto degli impegni presi su politiche di accoglienza e reinsediamento a livello europeo”.