Roma, 24 luglio - “Finalmente, dopo dieci anni, 130 mila professionisti della sanità hanno un contratto nuovo con positivi riconoscimenti a livello economico, normativo e di relazioni sindacali”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. 

“L’ipotesi di accordo raggiunta questa notte - sottolinea il leader della Cgil - valorizza il lavoro dei giovani neo assunti, e affronta situazioni critiche come la carenza di organico e la salute e la sicurezza del personale sanitario, a partire dall'emergenza aggressioni”. 

“Adesso - prosegue Landini - vanno rinnovati gli altri contratti nella pubblica amministrazione, dal resto della dirigenza che aspetta ancora il triennio 2016 -2018, a tutti gli altri comparti pubblici il cui contratto è scaduto da sette mesi senza l’avvio del confronto. Occorre, poi, aprire al più presto le trattative per il nuovo triennio dei contratti pubblici”.

Per il segretario generale della Cgil “un passo avanti è stato fatto per i diritti, le tutele e la valorizzazione dei lavoratori del settore, ora chiediamo al governo di garantire a tutti i cittadini, un Sistema Sanitario Nazionale che sia davvero pubblico e universale, di superare gli enormi problemi che il sistema sta vivendo, con un adeguato finanziamento, con misure come l’abolizione dei superticket e con investimenti, anche per il personale”.