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Cgil, Cisl e Uil, contratto Ugl-Assodelivery peggiora le condizioni dei riders italiani – IL VOLANTONERoma, 8 ottobre - “Le minacce di licenziamento che stanno ricevendo in questi giorni i riders di alcune piattaforme del food delivery poiché si rifiutano di accettare le nuove condizioni contrattuali, dimostra che quanto siglato da Assodelivery e Ugl è un’intesa totalmente a perdere per i lavoratori. Non possiamo accettare un simile ricatto”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti.“Insieme a Cisl e Uil - prosegue la dirigente sindacale - abbiamo già denunciato l’illegittimità di tale accordo collettivo, un accordo che abbiamo definito peggiorativo delle condizioni dei ciclofattorini. Perplessità condivise e tempestivamente notificate anche dal Ministero del Lavoro ad Assodelivery”. “Per questo fin da subito - ricorda Scacchetti - abbiamo promosso, assieme alle categorie interessate, iniziative di mobilitazione in molti territori, e ci siamo attivati immediatamente per avviare un percorso vertenziale, individuale e collettivo, in ogni sede giudiziaria per opporci ad azioni padronali discriminatorie e lesive dei diritti dei riders e per contrastare in toto l’applicazione di questo accordo”.Per la segretaria confederale “la gravità dei comportamenti delle aziende aderenti ad Assodelivery rappresenta un campanello d'allarme che va oltre la situazione lavorativa dei soli riders. I lavoratori della gig economy, e in special modo delle piattaforme digitali, rischiano tutti un sostanziale azzeramento di diritti che, per la Cgil, non sono negoziabili in quanto frutto di decenni di lotte”. “Nelle prossime settimane - conclude Scacchetti - verranno messe in campo numerose azioni e mobilitazioni finalizzate alla tutela collettiva e individuale dei ciclofattorini e a dare adeguata visibilità e forza a una battaglia di civiltà: la difesa della dignità del lavoro”.