Roma, 8 ottobre - “La Cgil è a fianco di tutte le lavoratrici e i lavoratori che in questi giorni si stanno mobilitando unitariamente per il diritto al rinnovo dei propri contratti collettivi nazionali. Una mobilitazione sacrosanta, oltre dieci milioni di italiani aspettano ormai da troppi anni”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti in merito alle proteste di questi giorni. Oggi scioperi spontanei dei metalmeccanici in tutta Italia dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica e sciopero generale il 5 novembre; domani, 9 ottobre, sciopero di quattro ore degli alimentaristi; il 21 ottobre manifestazione nazionale dei lavoratori multiservizi; e il 13 novembre sciopero degli addetti del settore del legno arredo.Per la dirigente sindacale “i contratti nazionali di lavoro devo essere in questa fase lo strumento per difendere e rilanciare il potere d’acquisto e per gestire le riorganizzazioni e la ripartenza delle attività, a partire dalla valorizzazione delle competenze, dalla gestione degli orari e delle flessibilità, dall’utilizzo degli ammortizzatori sociali”. “Tutti temi che - evidenzia Scacchetti - non possono essere affrontati unilateralmente dalle imprese, ma devono vedere un grande protagonismo del lavoro e del sindacato. Le nostre proposte - afferma - sono chiare, tra queste anche la detassazione degli aumenti contrattuali per favorire il loro rinnovo e rilanciare i consumi”.“In una fase di grandi incertezze, dal punto di vista sanitario ed economico, è indispensabile rimettere al centro il lavoro e la difesa dell'occupazione. Per questo - prosegue la segretaria confederale - sarà essenziale prorogare gli ammortizzatori e, nel contempo, rilanciare tutti gli investimenti utili alla ripresa e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. Non è con i licenziamenti che si aiuta il Paese a traguardare un periodo così difficile”.“In assenza di risposte - conclude Scacchetti - siamo pronti a dare continuità alla mobilitazione unitaria dello scorso 18 settembre con lo slogan ‘Ripartire dal lavoro’”.