Roma, 12 ottobre - “Le indagini che si sono chiuse oggi sulla filiale italiana di Uber Eats, i cui manager sono accusati di caporalato, confermano condizioni di grave sopraffazione vissute dai riders: lavoratori in condizione di estrema vulnerabilità e di isolamento sociale”. Così la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti.“Una condizione inaccettabile che - prosegue la dirigente sindacale - richiama a una riflessione collettiva sulle generali condizioni di lavoro, a partire dal tema dei diritti dei ciclofattorini, tra i quali la sicurezza e un compenso dignitoso, così come noi chiediamo da tempo”."Legalità e lavoro di qualità devono essere il fondamento di ciascuna iniziativa economica. L’indagine - conclude Scacchetti - rafforza la nostra battaglia per la conquista di condizioni di lavoro dignitose per i riders”.