ll Parlamento europeo ha approvato lo scorso 24 ottobre il divieto al consumo, nella Ue, di alcuni prodotti in plastica monouso, che costituiscono il 70% dei rifiuti marini. La nuova normativa, se approvata in via definitiva, vieterà entro il 2021 la vendita all’interno dell’Ue di articoli in plastica monouso come posate, bastoncini cotonati, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini.La relazione è stata approvata con 571 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astensioni. Il Parlamento europeo avvierà negoziati con il Consiglio dell'Unione europea non appena i ministri Ue avranno stabilito la propria posizione comune. Il 6 novembre inizieranno i negoziati con i ministri, il Trilogo il 18 dicembre.Nel testo adottato si propone che il divieto di utilizzo sia esteso anche ai prodotti per i quali esistono alternative, composti da plastica oxodegradabile: contenitori per cibo da asporto in polistirene espanso e sacchetti di plastica in materiale ultraleggero, ad eccezione di quelli che svolgono una funzione igienica. Per i prodotti monouso per i quali, invece, non esistono alternative, gli Stati membri dovranno mettere a punto piani nazionali per ridurre il loro utilizzo in modo “ambizioso e durevole” entro il 2025, incoraggiando il riuso e il riciclaggio. Per quanto riguarda le bottiglie di plastica, la proposta è quella di differenziare e riciclare almeno il 90% sempre entro il 2025. Nella direttiva si introduce inoltre un contenuto minimo di materiale riciclato, almeno il 35% entro il 2025, nella produzione di bottiglie di plastica per favorirne così la raccolta differenziata.Si propongono, inoltre, obiettivi nazionali del 50% entro il 2025 e dell’80% entro il 2030 per la riduzione dei filtri di plastica delle sigarette sulla base delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.Gli Stati Membri devono anche garantire entro il 2030 una raccolta di almeno il 50% degli attrezzi da pesca abbandonati in mare e riciclarne almeno il 15% entro il 2025.Riteniamo che il voto dell'Europarlamento introduca importanti e necessari miglioramenti, esortando igoverni nazionali ad essere celeri ed ambiziosi nella riduzione di questi rifiuti inquinanti. Il comparto delle materie plastiche e del packaging è per il nostro Paese un pilastro fondamentale dell’economia e testimone di eccellenza industriale. A tal proposito, auspichiamo che il governo e gli organi preposti mettano in atto delle adeguate ed efficaci politiche di riconversione che tengano conto della riqualificazione delle maestranze nel mantenere i livelli di occupazione affinchè l’Italia giochi un ruolo da protagonista nello sviluppo dell’economia circolare, compresa la filiera dei rifiuti organici e del compostaggio, di cui siamo leader in Europa.Per maggiori approfondimenti, vi segnaliamo il link del Parlamento europeo, dove potrete leggere itesti approvati.