Roma, 1 marzo - “Il Governo continua a fare il gioco delle tre carte, illustra ambiziosi piani per la messa in sicurezza del Paese dal rischio idrogeologico, ma non stanzia sufficienti nuove risorse, solo un esiguo miliardo e trecento mln circa, previsti dalla legge finanziaria e di bilancio 2019, mentre gli altri 6,5 mld sono solo vecchie risorse non spese, di queste alcune già impegnate per opere cantierate o da realizzare. Se davvero il Governo vuole proteggere l’Italia deve predisporre un serio piano di investimenti”. Così la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi commenta il ddl 'Cantiere Ambiente'.“La programmazione contenuta nel disegno di legge - prosegue la dirigente sindacale - ricalca quella di ‘Italia Sicura’, con la semplice modifica della denominazione ‘Proteggi Italia’, nessuna novità se non l’istituzione di una Cabina di regia e delle Conferenze di servizio, luoghi di analisi, confronto e governance dai quali però le parti sociali sono state escluse”.“Per queste ragioni - aggiunge Fracassi - chiediamo innanzitutto: una vera programmazione di investimenti, e di garanzia delle risorse da stanziare, affinché tutta la Penisola possa essere davvero al sicuro da alluvioni, eventi sismici, e da altre calamità naturali; il coinvolgimento dei sindacati nella Cabina di regia e nelle Conferenze di servizio. Infine - conclude la vicesegretaria generale della Cgil - chiediamo che i termini di scadenza per l’adozione e approvazione dei piani (30 giorni), e per l’avvio dei cantieri (90 giorni), indicati dall’Esecutivo nel ddl, siano davvero rispettati”.