Con il saluto del sindaco Marta Vincenzi, si è aperto a Genova, presso i Magazzini del cotone al Porto Antico, il terzo Congresso Nazionale Agenquadri, l'Associazione generale dei quadri e delle alte professionalità della CGIL. Per valorizzare e mettere al centro dell'attenzione i contenuti riassunti nel titolo del congresso, cioè "Il lavoro dei quadri e delle alte professionalità per una politica del cambiamento", la relazione della Presidente Carla Pecchioni ha puntato su alcuni temi che saranno al centro della discussione congressuale: la formazione in primo luogo, con particolare attenzione alle donne, la necessità di una politica industriale che incoraggi la ricerca e lo sviluppo, ai quali - afferma Carla Pecchioni - il nostro paese ha destinato l'1,2 % del Pil nel 2007, il che lo pone al gradino più basso tra i paesi Ocse, la ripresa del cammino unitario con le altre organizzazioni sindacali, le questioni legate alla certificazione (compreso il voto certificato). A questo proposito Agenquadri sostiene "l'indispensabile, ampia e partecipata, presenza dei lavoratori ad alta professionalità in tutte le istanze della CGIL, sulle piattaforme e sugli accordi a tutti i livelli di contrattazione, attraverso il voto certificato dei lavoratori".Tra le altre questioni al centro del dibattito vi è la contrattazione individuale, che caratterizza il rapporto di lavoro delle alte professionalità, tenuto conto anche del fatto che gli inquadramenti o classificazioni professionali dei contratti sono in gran parte datati e non più coerenti con i nuovi contenuti professionali che le innovazioni tecnologiche e legislative hanno portato nelle aziende. Infine il congresso discuterà di accesso alle professioni e avanzerà una serie di richieste: retribuzioni dei tirocini e degli stage, ripristino della tariffa minima, migliore regolamentazione dei rapporti con la committenza, contrasto all'uso spregiudicato e ingiustificato delle prestazioni d'opera, ridefinizione del prelievo previdenziale, possibilità di deduzione fiscale per i costi della formazione, riforma degli ammortizzatori sociali, riforma delle professioni e degli ordini professionali, rapporto tra sistema dell'istruzione, in particolare universitario, accesso al mercato del lavoro e delle professioni e sistemi di inquadramento contrattuale.