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Roma, 22 ottobre - “In vista del voto di oggi in plenaria al Parlamento europeo sulla proposta di Direttiva comunitaria 2025/81, così come emendata dalla Commissione Giuridica (JURI), esprimiamo forte preoccupazione per l’indebolimento sostanziale dei contenuti delle Direttive europee 2022/2464 sulla rendicontazione di sostenibilità e 2024/1760 sul dovere di diligenza aziendale (due diligence)”. È quanto si legge in una lettera inviata dalla Cgil, a nome del segretario confederale Christian Ferrari, a tutti gli europarlamentari italiani. Nella missiva, il sindacato chiede di “votare contro la proposta di utilizzare il testo approvato dalla Commissione JURI come base per il negoziato all’interno del Trilogo”.
Secondo la Cgil, la nuova Direttiva “indebolisce ulteriormente i contenuti rispetto a quanto inizialmente formulato dalla Commissione europea, vanificandone la portata e smantellando di fatto due pilastri normativi delle politiche comunitarie in materia di sostenibilità”. La preoccupazione maggiore, sottolinea la Cgil, è che “se la plenaria del Parlamento europeo approvasse la decisione di adottare il testo deliberato dalla Commissione JURI come base per l’avvio del negoziato nel Trilogo, non ci sarebbe più possibilità di migliorarlo, con il rischio concreto che vengano introdotti ulteriori peggioramenti”.
Per queste ragioni, la Cgil, anche raccogliendo le sollecitazione della Confederazione europea dei sindacati, invita a votare contro e considera “necessario un approfondito e un ulteriore dibattito all’interno del Parlamento europeo, affinché possano essere introdotti nuovi elementi migliorativi nel testo”.