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Roma, 27 maggio - “La fotografia scattata oggi dalla Direzione Investigativa Antimafia è inequivocabile: le mafie si radicano e prosperano nei nodi cruciali dell’economia legale, approfittando degli appalti pubblici, della debolezza dei controlli, della solitudine di tanti territori, causano lo sfruttamento di migliaia di lavoratrici e lavoratori mettendo a rischio anche la loro vita. Servono più diritti, più Stato e più partecipazione”. Così Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil con delega alla legalità, commenta i dati diffusi oggi dalla DIA.
La dirigente sindacale sottolinea che “i 1.980 monitoraggi su imprese eseguiti nel solo 2024, con oltre 760 provvedimenti interdittivi (+13% rispetto al 2023), ci dicono che siamo di fronte a una vera e propria emergenza democratica, che riguarda anche e soprattutto il Nord del Paese. Il 72% delle interdittive che hanno riguardato la 'ndrangheta sono state emesse fuori dalla Calabria, a conferma di una presenza mafiosa sempre più strutturata e pervasiva, capace di infiltrare il tessuto produttivo e corrompere le regole della concorrenza”.
“Proprio per questo – prosegue Ghiglione – insieme a Libera abbiamo promosso l’iniziativa che si terrà oggi a Milano, alle ore 18, ‘Partecipazione è legalità’, per ribadire che il contrasto alle mafie passa dalla consapevolezza, dall’impegno collettivo e dal rafforzamento delle istituzioni democratiche”.
“Il voto – aggiunge – è uno di questi strumenti fondamentali, e i referendum dell’8 e 9 giugno saranno un’occasione per riaffermare la centralità della partecipazione popolare, della legalità e della trasparenza. Le mafie, oggi, non sparano: investono, corrompono, si alleano con pezzi opachi del mondo imprenditoriale e politico ma sfruttano sempre il lavoro. E noi possiamo e dobbiamo rispondere con più giustizia sociale, più diritti a partire da quelli di lavoratrici e lavoratori, più Stato”.
“La Cgil – conclude Ghiglione – sarà sempre dove si costruisce partecipazione, dove si alza la voce per i diritti, dove si difende la legalità come valore irrinunciabile. L’8 e il 9 giugno è importante che tutte e tutti si vada a votare per un Paese migliore”.