Roma, 7 agosto - “Il governo Meloni non ha convocato i tavoli di confronto promessi a valle della sigla del Protocollo sulle emergenze climatiche, ma ha recentemente adottato alcune scelte unilaterali, a vari livelli regolamentari o legislativi, che riteniamo profondamente sbagliate e pericolose per lavoratrici e lavoratori”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David.

“Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, ad esempio - prosegue Re David - è stato licenziato un disegno di legge che introduce una modifica allo Statuto dei lavoratori (300/70) che, con la scusa delle semplificazioni, introduce la possibilità di poter effettuare controlli con attrezzature varie, la cosiddetta videosorveglianza, senza la necessità di accordo sindacale, come finora previsto”. Per la dirigente sindacale: “Si tratta di una norma sbagliata e pericolosa contro la quale ci siamo espressi da tempo, e che abbiamo intenzione di contrastare fortemente durante l’iter parlamentare per mantenere gli opportuni elementi di salvaguardia dei diritti delle persone e della privacy”.

Secondo Re David “è critica anche la norma sulla concessione degli ammortizzatori sociali rispetto all’emergenza causata dalle ondate di calore, introdotta nel ddl 92/2025. Preceduta in maniera non consueta da una circolare Inps, la norma stabilisce, nonostante gli annunci e gli impegni del Governo, la stessa quantità di risorse dell’anno scorso e continua a non risolvere i problemi che le organizzazioni dei lavoratori avevano posto al tavolo rispetto a categorie particolarmente esposte come l’agricoltura e l’edilizia”. Inoltre, aggiunge la segretaria confederale: “Esprimiamo un giudizio molto critico sulla circolare Inl/Conferenza delle Regioni che consente alle aziende ferroviarie di nominare come preposti anche apprendisti o lavoratori con solo 12 mesi di anzianità, basandosi solo sull'esperienza e non sul contratto”.

“Gli impegni assunti nel tavolo tenutosi l’8 maggio a Palazzo Chigi sono stati disattesi. Nessun altro tavolo è stato convocato e, confermando l’impostazione di questi anni, il Governo procede senza alcun confronto sui temi operando - conclude Re David - scelte che cancellano garanzie e tutele fondamentali per le lavoratrici e i lavoratori”.