Roma, 18 luglio - “L’ennesimo condono a favore dei soliti noti è stato approvato ieri dalla commissione Finanze della Camera dei Deputati. I termini naturalmente sono, anche questa volta, edulcorati: sanatoria, ravvedimento, concordato preventivo. La sostanza è sempre la stessa favorire chi evade anziché indurlo a rispettare i propri doveri fiscali”. Così, in una nota, il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.

“Doveri fiscali - sottolinea il dirigente sindacale - che ormai vengono rispettati in maniera rigorosa solo da lavoratori dipendenti e pensionati che, nel 2024, hanno subito un drenaggio fiscale di oltre 25 miliardi di euro. Per gli altri, ogni strumento possibile e immaginabile per consentirgli di continuare a violare impunemente le leggi e a sottrarre alla collettività risorse fondamentali per finanziare investimenti e servizi pubblici”.

Secondo Ferrari: “Quando, tra qualche mese, si discuterà di manovra di Bilancio, gli stessi fautori di questa politica spiegheranno a chi vive di reddito fisso che non ci sono risorse per sostenere il Servizio sanitario nazionale, la Scuola e l’Università pubbliche, le Regioni e gli Enti locali. Anche perché, il poco che resta va speso in armi”.

“Questa situazione - aggiunge il segretario confederale - è ormai diventata intollerabile e perfino pericolosa per la tenuta sociale del Paese. Con tutto quello che sta accadendo a livello geopolitico, con le difficoltà cui sta andando incontro la nostra economia, occorre invertire rotta: andare a prendere i soldi dove sono, da chi ha macinato profitti mentre la fiammata inflattiva impoveriva brutalmente milioni di persone che vivono di salario o di pensione, per garantire i fondamentali diritti di cittadinanza sanciti dalla nostra Costituzione, a partire dal diritto alla salute, all’istruzione, alla casa, alla mobilità. E per rilanciare - conclude Ferrari - politiche industriali degne di questo nome e una domanda interna che diventa fondamentale di fronte alla guerra commerciale che rischia di esplodere”.