Roma, 22 luglio - “Un nuovo attacco del Governo ai diritti dei lavoratori è stato al momento sventato, grazie anche all’azione della Cgil. Prontamente abbiamo denunciato la gravissima minaccia per la tutela dei salari in tutti i casi di crediti retributivi nei confronti del datore di lavoro”. Così la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, commenta il ritiro dell’emendamento inserito nel dl Ilva.

“Un’azione - sottolinea la dirigente sindacale - che avevamo fin da subito definito pericolosa per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, poiché l’emendamento avrebbe previsto la prescrizione dei crediti di lavoro in costanza di rapporto. Inoltre, le misure avrebbero definito l'introduzione di una nuova decadenza in materia di recuperi salariali e determinato la presunzione di adeguatezza della retribuzione, stabilita dalle parti ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione, e infine che la retribuzione potesse essere rideterminata dal giudice solo in caso di ‘grave inadeguatezza’”.

“Non abbasseremo la guardia, ma continueremo a vigilare affinché questo emendamento non venga ripresentato in qualche altro provvedimento legislativo. Auspichiamo - conclude Gabrielli - che il Governo abbandoni questa strada per non danneggiare le giuste retribuzioni e le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori”.