Roma, 19 giugno - "È prioritario superare i ritardi, a partire dalla nomina del Commissario Straordinario, che deve essere individuato in continuità con la gestione dell’emergenza. Va costruita una gestione commissariale collegiale, attraverso una cabina di regia che coinvolga tutti i soggetti firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, oggi in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, sul decreto Alluvione.

“Innanzitutto - ha dichiarato Ferrari - occorrono una vera strategia e conseguenti scelte di politica economica, fiscale, energetica, industriale ed agricola che accelerino la decarbonizzazione e che favoriscano prevenzione, adattamento e mitigazione del cambiamento climatico. Questo dovrebbe tornare al centro dell’agenda politica nazionale e invece da parte dell’Esecutivo si moltiplicano messaggi e provvedimenti che vanno nella direzione opposta”.

“La ricostruzione - prosegue il dirigente sindacale - non potrà riguardare solo gli aspetti fisici, ma dovrà basarsi sui principi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Dovrà, inoltre, prevedere misure di prevenzione per contrastare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata e per garantire i diritti e la sicurezza dei lavoratori che la realizzeranno”.  “Nell’immediato - sottolinea Ferrari - riteniamo necessari alcuni interventi urgenti finalizzati: ad ampliare gli interventi a favore del lavoro (in particolare dando tutela ai lavoratori ad oggi ancora esclusi dagli ammortizzatori sociali emergenziali, aumentando la copertura già prevista da 15 a 90 giornate per tutti); alla sospensione, oltre il mese di settembre, delle bollette di acqua, luce e gas e alla loro rateizzazione; al blocco dell’esecuzione degli sfratti; a garantire forme di liquidità immediata per famiglie e imprese, attraverso ‘prestiti ponte’ in attesa dei risarcimenti”. Per il segretario confederale: “Servono, inoltre, velocità, tempestività e risorse straordinarie per la messa in sicurezza, il ripristino e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture pubbliche danneggiate o a rischio”. 

“Infine - aggiunge Ferrari - riteniamo indispensabile attivare un confronto strutturato tra Governo, istituzioni locali e parti sociali anche per giungere ad un secondo, inevitabile, provvedimento necessario ad affrontare, oltre la fase di emergenza, il processo di ricostruzione, stante la necessità inderogabile di garantire il risarcimento al 100% dei danni. Le coperture finanziarie dovranno, quindi, essere aumentate e adeguate allo scopo”. “Ancora una volta - conclude il segretario confederale - ribadiamo la necessità, sul versante delle ricostruzioni, di una legge quadro che preveda tempi, modi e procedure che scattino automaticamente in situazioni di emergenza”.

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