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Roma, 20 novembre - “Il Governo italiano si sta facendo notare in modo imbarazzante alla Cop30, sostenendo fin da subito l’iniziativa per quadruplicare il consumo di biocarburanti, promuovendo il nucleare e opponendosi all’uscita dalle fonti fossili”. Lo afferma Simona Fabiani, responsabile delle politiche per il clima, l'ambiente, il territorio e la giusta transizione, seguendo i lavori della trentesima Conferenza delle Parti e associandosi all’appello lanciato oggi da Belém dalla piattaforma politica Climate Pride, di cui fa parte anche la Cgil, che rivendica: “L’Italia vuole una roadmap ambiziosa per l’uscita dai combustibili fossili”.
“È esattamente - aggiunge Fabiani - la politica che si sta portando avanti in Italia e in Europa, quella politica che come Cgil contestiamo perché non considera l’azione climatica una priorità urgente né un’opportunità di cambiamento radicale del sistema”.
Per Fabiani: “Il Governo italiano ostacola lo sviluppo delle energie rinnovabili, mantiene alta la dipendenza energetica e i costi energetici, alimenta la crisi industriale di un sistema produttivo fossile e tecnologicamente arretrato, impedisce una giusta transizione che garantisca i lavoratori e le comunità. A questa politica - conclude - continueremo ad opporci con le nostre idee e le nostre proposte di giusta transizione”.
→ Il Comunicato integrale del Climate Pride e l’elenco di tutti gli aderenti alla piattaforma politica






