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Roma, 21 novembre - “Esprimiamo profonda preoccupazione e indignazione per il grave ritardo nelle comunicazioni che hanno seguito l’infortunio sul lavoro che ha coinvolto Salvatore Parlato, avvenuto il 29 ottobre scorso nello stabilimento Bertocci di Piombino e reso noto pubblicamente solo molti giorni dopo”. A dichiararlo sono la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, e il segretario generale della Cgil Livorno, Gianfranco Francese.
“Ad oggi - proseguono Re David e Francese - non è ancora chiaro perché un incidente così grave, con un lavoratore ricoverato in condizioni critiche e poi deceduto, non sia stato comunicato tempestivamente né alle Istituzioni né alle rappresentanze sindacali”.
“Riteniamo inaccettabile - aggiungono i due dirigenti sindacali - che una tragedia di tale entità possa essere rimasta nell’ombra per così tanto tempo. Troppi silenzi hanno avvolto questa vicenda, che rappresenta una ferita ulteriore per la famiglia e per le comunità di Piombino e di Campiglia Marittima”.
“Chiediamo quindi - incalzano Re David e Francese - trasparenza immediata sulla dinamica dell’incidente, sulle condizioni di sicurezza e sulle procedure adottate e piena chiarezza sulla catena delle comunicazioni e sui motivi del ritardo. Infine, chiediamo che Procura, Asl e organi competenti facciano rapidamente luce su eventuali responsabilità o omissioni”.
“La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile di ogni persona. Ogni infortunio - concludono Re David e Francese - deve essere comunicato, indagato e affrontato con la massima trasparenza, per l’accertamento di tutte le responsabilità”.






