Roma, 20 dicembre - “La decisione della Commissione di Garanzia sullo sciopero generale del 3 ottobre 2025 è grave, ingiusta e giuridicamente infondata”. Lo afferma la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli.

“È inammissibile - incalza la dirigente sindacale - che scioperare in difesa dei principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica, pace, diritti umani e rispetto degli obblighi internazionali, venga punito”. “L’attacco alla Flottilla umanitaria - ricorda Gabrielli - è stato un evento improvviso, imprevedibile e di eccezionale gravità: pretendere il preavviso ordinario significa negare la funzione stessa della norma derogatoria prevista dalla legge”.

“Ancora più grave - aggiunge la segretaria confederale - è la concezione riduttiva di ordine costituzionale adottata dalla Commissione: la Costituzione non è neutrale di fronte alla guerra e alla violazione sistematica del diritto internazionale, come sanciscono gli articoli 10, 11 e 117”.

“La Commissione ha inoltre ignorato in modo strumentale i propri precedenti, nei quali scioperi contro la guerra erano stati riconosciuti come legittimi. Il nuovo orientamento, privo di un’adeguata motivazione, configura una grave incoerenza interpretativa. Si tratta di un precedente pericoloso che colpisce lavoratrici, lavoratori e migliaia di persone scese in piazza”.

“Colpire con una sanzione economica il diritto di sciopero quando si difende pace e valori costituzionali è una torsione inaccettabile, difendere la pace non è un abuso, ma un dovere di solidarietà. Pertanto - conclude Gabrielli - impugneremo la delibera dinanzi al giudice ordinario”.