Roma, 15 maggio - “La condizione di sfruttamento di lavoratrici e lavoratori è più diffusa di quanto si pensi. Per questo vanno estesi e potenziati sia la legge 231/01 sulla responsabilità delle imprese e degli enti, sia l'uso dello stesso articolo 603-bis del Codice Penale”. Così dichiara Alessandro Genovesi, responsabile della Cgil della contrattazione inclusiva e contrasto al lavoro nero, in relazione alla vicenda dei dipendenti del supermercato catanese, pagati 1,6 euro l'ora.

Per il dirigente sindacale: “Occorre che le vertenze e le denunce del sindacato siano prese sul serio e che le forze dell'ordine e la magistratura siano messe in condizione di operare con risorse e tecnologie appropriate. Dove c'è sfruttamento, ci sono spesso cartiere, imprese serbatoio, criminalità organizzata, riciclaggio e autoriciclaggio".

“Auspichiamo che quest’ultimo episodio serva di lezione ai tanti che in questi giorni, in modo esplicito o dietro le quinte, stanno chiedendo di depotenziare norme come la 231 o l'articolo 603-bis del Codice. E ci auguriamo - conclude Genovesi - che questa vicenda sia da stimolo alle associazioni datoriali e alle imprese per una contrattazione su modelli organizzativi e qualificazione delle forniture che prevengano tali condizioni”.