Roma, 20 maggio - “Mentre qualcuno racconta un Paese che non c’è, la relazione annuale dell’Anac ci mette di fronte a verità scomode, soprattutto quando si parla di risorse pubbliche, e ci fornisce indicazioni preziose: dalla corruzione ai rischi dovuti ai subappalti a cascata. Per questo chiediamo che i tavoli annunciati dal Governo si materializzino quanto prima e siano veri tavoli di trattativa a partire proprio dalla sicurezza sul lavoro, dalle modifiche alle norme sui subappalti fino ad una vera azione di contrasto al lavoro nero e alla criminalità”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta la relazione annuale presentata oggi dal Presidente Busia alla Camera dei Deputati.

“L’Autorità - sottolinea Landini - evidenzia come siano in crescita gli incidenti sul lavoro anche negli appalti pubblici che dovrebbero essere un modello. Nel 2024 vi sono state quasi 1500 annotazioni per violazioni sulle norme su salute e sicurezza nel casellario delle imprese Anac, con un aumento del 43% rispetto al 2023 e dell’87% rispetto al 2022”. “E i rischi maggiori – aggiunge il segretario generale - vengono in particolare dai subappalti a cascata e per questo la stessa Anac invita al necessario rafforzamento delle garanzie e della responsabilità in solido su tutta la catena degli appalti e subappalti, e alla corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro”.

“Come Cgil - conclude Landini - daremo il nostro contributo e le italiane e gli italiani potranno già dare il loro votando il prossimo 8 e 9 giugno i referendum contro la precarietà e per aumentare la responsabilità dei committenti proprio a tutela della salute e della vita di milioni di lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti, pubblici e privati”.