Roma, 26 maggio - “Cinque morti sul lavoro in ventiquattr'ore: infortuni mortali registrati nelle Regioni del Nord come in quelle del Sud e che confermano il mancato rispetto di norme e regole nei luoghi di lavoro”. Lo afferma, in una nota, la Cgil nazionale.

“La sicurezza - aggiunge la Confederazione - parte dalla prevenzione e dalla vigilanza, dalla medicina di prevenzione per la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, tagliate da anni insieme al servizio sanitario nazionale. Occorre investire in salute e sicurezza”. 

“Come era prevedibile, gli incontri che il Governo ha promosso mesi fa con i sindacati non hanno avuto continuità e alcun esito. E ora - conclude la Cgil - i ritardi nella definizione di interventi e azioni necessari a mettere fine a questa strage non sono più accettabili. Basta morti sul lavoro”.