Roma, 2 marzo - “Lottare per la giustizia climatica e sociale è un obiettivo fondamentale per la Cgil per costruire un futuro equo, di pace, che rispetti i limiti della natura e i diritti di tutti gli esseri umani, che garantisca piena occupazione e bisogni fondamentali, proteggendo i beni comuni”. Con queste parole la Cgil annuncia la sua adesione e partecipazione al Global Climate Strike, proclamato dai Fridays For Future, per domani 3 marzo.

Per la Confederazione “il Governo Meloni, in continuità con quelli che l’hanno preceduto, continua sulla vecchia strada delle fonti fossili. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo speso quasi 80 miliardi nei vari decreti per contrastare i costi energetici senza nessun intervento strutturale”. “Si è scelto - aggiunge la Cgil - di non investire in efficienza e risparmio energetico, produzione da fonti rinnovabili e sviluppo delle produzioni nazionali strategiche per una giusta transizione ecologica. Ora dobbiamo assolutamente utilizzare la revisione del Pnrr dei prossimi mesi e le nuove risorse del RepowerEu per accelerare la transizione verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile. L’inazione climatica dei Governi - conclude la Cgil - è grave e irresponsabile”.