Roma, 21 novembre - “Un accordo privo di ambizione: manca l’impegno concreto ad abbandonare l'utilizzo dei combustibili fossili e nessun passo avanti è stato compiuto sul versante della mitigazione e dell’adattamento climatico”. Così la Cgil nazionale commenta gli esiti della Cop 27 che si è conclusa a Sharm el Sheik.

“Il nostro è un giudizio decisamente negativo. Il fondo ‘loss and damage' - sottolinea la Cgil - è un segnale positivo di responsabilità, ma riteniamo sia un atto di giustizia riparatoria, non ferma morte, distruzione, catastrofi causate progressivamente dai cambiamenti climati”. “Il  ‘loss and damage' deve essere affiancato - aggiunge la Cgil - da misure urgenti e radicali di mitigazione e adattamento, invece su questi due fronti non abbiamo registrato nessun avanzamento”.

“Non possiamo accontentarci di aver incluso un fondo per ristorare le perdite e i danni prodotti dal riscaldamento globale nei Paesi più poveri, dobbiamo - prosegue il sindacato di corso d’Italia - investire nella decarbonizzazione in tutti i settori economici. Solo così facendo potremmo evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico, avere una risposta alla crisi energetica, avere la possibilità di perseguire la giusta transizione verso lo sviluppo sostenibile, puntando - conclude la Cgil - su giustizia sociale, piena occupazione, rispetto dei diritti umani e del lavoro e sulla pace”.

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