Roma, 30 novembre - “Quanti morti dobbiamo piangere ancora e quante varianti dobbiamo a aspettare affinché l'Organizzazione Mondiale del Commercio decida sulla sospensione dei brevetti dei vaccini e di tutti i kit anticovid?”. È con questa domanda che si apre il comunicato del Comitato italiano della campagna europea Right2cure No Profit on Pandemic, di cui la CGIL fa parte, dopo il rinvio sine die della riunione interministeriale e del Consiglio Generale del WTO previste a Ginevra da oggi al 3 dicembre, in cui si sarebbe dovuta affrontare la discussione sulla moratoria dei brevetti.  

Discussione che per il Comitato non è più rinviabile, con 5.210.000 morti di Covid nel mondo e 262.000.000 contagiati, per stare ai soli numeri certificati dalle organizzazioni sanitarie dei vari stati, e senza considerare il sommerso, difficile da quantificare e di cui non si parla, “soprattutto nelle aree più desolate ed emarginate della terra, là dove non arrivano i vaccini, non solo per i costi proibitivi, ma anche per mancanza di strutture e personale sanitario. Uno scandalo, paragonato alle cifre iperboliche dei guadagni di BigPharma, mille dollari al secondo, destinati a lievitare, così come annunciato per l'aumento del costo dei vaccini e dei nuovi vaccini, su cui è aperta la gara”. 

Per quanto riguarda la riunione straordinaria del G7 di ieri, per il Comitato “è al limite del risibile la reiterata promessa di donazioni fatta, di fronte alla denuncia delle stesse Organizzazioni africane di mancato preavviso e dell'invio di vaccini in scadenza: occorrono 11 miliardi di dosi di vaccino per vaccinare il 65% di popolazione non ancora vaccinata, non è con i pannicelli caldi delle donazioni che risolveremo il problema, ma facendo produrre i vaccini in tutte le aziende, a livello planetario, che ne abbiano le tecnologie per coprire il fabbisogno mondiale”.

 “Di fatto – si legge – l'annullamento della riunione del WTO ha salvato la faccia alla UE e allo stesso governo italiano: ma adesso non c'è più tempo da perdere, restando in attesa della prossima variante. Chiediamo al governo italiano di assumere ufficialmente e pubblicamente posizione in favore della sospensione dei brevetti. Per questo – conclude il Comitato – continua la straordinaria mobilitazione da oggi al 3 dicembre a Ginevra, Bruxelles, Parigi, Vienna, Madrid, Roma, Milano, Udine, Reggio Calabria con la raccolta delle firme per la sospensione brevetti e la manifestazione Luci per la vita, foto sul web di volti illuminati da candele. Inviare a lights4lives@gmail.com e p.c. a dirittoallacura@gmail.com.

Per firmare online l’ICE eci.ec.europa.eu

In allegato il comunicato stampa del Comitato Italiano per l'Iniziativa dei Cittadini Europei “Diritto alla cura. Nessun profitto sulla pandemia”