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Roma, 17 settembre - “Oggi il tribunale di Trani ha condannato Network Contacts, impresa che occupa qualche migliaio di lavoratrici e lavoratori, accertando la condotta antisindacale dell’azienda che aveva deciso unilateralmente di passare ad un Ccnl diverso da quello sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil”. Ne danno notizia, in una nota, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e il segretario generale della Slc Cgil Riccardo Saccone.
“Cgil nazionale e Slc Cgil - ricordano Landini e Saccone - sono da tempo impegnate, insieme a Cisl e Uil, nel contestare l’applicazione del contratto pirata sottoscritto da Assocontact e Cisal che produrrebbe un peggioramento generalizzato delle tutele economiche e normative dei circa 50mila addetti ai customer care e ai servizi di back office che lavorano nel Paese”.
“Di conseguenza - aggiungono Landini e Saccone - il giudice ha vietato all’azienda l’applicazione del Ccnl Bpo, sottoscritto da Assocontact e Cisal. Una grande vittoria per le lavoratrici e i lavoratori dei call center di tutto il Paese e rappresenta messaggio chiaro a chi vuole dividere ed impoverire il mondo del lavoro, così come alle stazioni appaltanti pubbliche e ai grandi committenti privati. Si tratta, di fatto, del riconoscimento che contratti collettivi peggiorativi, sottoscritti da organizzazioni che non rappresentano realmente le lavoratrici e i lavoratori direttamente interessati, spesso iscritti ad altri sindacati, non possono diventare la regola in uno Stato di diritto”.
“Ora abbiamo un argomento in più per giungere presto alla sottoscrizione del rinnovo del contratto di settore, fermo da troppi mesi, per governare le tante trasformazioni in atto, riconoscere i giusti aumenti salariali, accompagnare l’evoluzione professionale e tecnologica delle tante imprese serie che ci sono, comprese quelle di assistenza ai clienti”, concludono Landini e Saccone.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO CGIL NAZIONALE - SLC CGIL