È necessario migliorare la quantità e qualità della partecipazione delle donne anche all’interno della nostra Organizzazione:

  • Portando a termine l’impegno assunto con gli scorsi Congressi di costituire un «Osservatorio» sullo stato di attuazione della norma antidiscriminatoria, con i conseguenti provvedimenti previsti dal titolo II della delibera 2 dello Statuto, con il compito di verifica periodico dell’andamento delle sostituzioni, cooptazioni ed elezioni ai diversi livelli dell’organizzazione;
  • Portando a termine l’impegno assunto con l’ultima assemblea organizzativa di “monitorare e verificare annualmente nei CD l’applicazione della norma antidiscriminatoria e lo stato della presenza di genere nelle strutture e negli organismi” e di “favorire nella composizione delle liste (delle RSA e delle RSU) un’adeguata rappresentanza di genere” e di quanto previsto al comma 3 della Delibera su centralità camere del lavoro del CD 10.03.2022;
  • Predisponendo percorsi di formazione anche per incrementare la presenza delle donne tra gli RLS e gli RLST;
  • Predisponendo percorsi di formazione su linguaggio e contrasto alle discriminazioni rivolti, in particolare, ai dirigenti di genere maschile;
  • Promuovendo iniziative (incontri, seminari, manifestazioni) che prevedano la partecipazione, tra i relatori, di un numero adeguato di lavoratrici, dirigenti ed esperte; in ogni caso escludere l’organizzazione di iniziative con soli relatori di sesso maschile;
  • Somministrando periodicamente questionari anonimi, elaborati da esperti, che verifichino il livello di benessere/malessere organizzativo nelle strutture, a tutti i livelli, ed elaborando eventuali correttivi da apportare nel contesto dove si registrano problematicità;
  • Predisponendo un percorso di accoglienza per giovani sindacalisti in un’ottica antidiscriminatoria e di contrasto ad ogni forma di discriminazione;
  • Garantire un equilibrio di genere nell’utilizzo delle agibilità sindacali e nei distacchi;
  • Sperimentare all'interno dell’organizzazione buone pratiche per la conciliazione dei tempi per tutte e tutti considerando che in assenza di questa modalità verranno penalizzate soprattutto le donne.


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