La Federazione italiana operai metallurgici (FIOM), costituita a Livorno il 16 giugno 1901, è il più antico sindacato industriale italiano. Nel 1906 contribuisce alla nascita della Cgdl (la nostra CGIL).

Guidata da Bruno Buozzi, catturato e fucilato il 4 giugno 1944 a Roma dai nazifascisti, la FIOM ha attraversato il periodo della dittatura fascista tra le due guerre mondiali, resistendo alla repressione del regime e contribuendo - soprattutto con gli scioperi del 1943 - alla lotta di Liberazione e alla cacciata del fascismo. Nel secondo dopoguerra comincia la battaglia per il Contratto collettivo nazionale – sottoscritto nel 1948 – e nel Congresso del 1946 diventa Federazione impiegati operai metallurgici.

Dopo le scissioni sindacali del 1948 e del 1950, che portarono alla nascita di CISL e UIL, e i difficili anni della ricostruzione, la FIOM è protagonista, insieme a FIM CISL e UILM UIL, del più deciso tentativo di unire il sindacato confederale, dando vita nel 1972 alla Federazione lavoratori metalmeccanici (FLM), il cui percorso si esaurirà nel 1984.

Nei primi due decenni del nuovo millennio la FIOM ha affrontato la dura stagione dei contratti separati, l'attacco della Fiat al Ccnl e al diritto di rappresentanza dei lavoratori con l'estromissione della FIOM dagli stabilimenti del gruppo automobilistico, operazione condannata da una sentenza della Corte costituzionale che ha riportato la FIOM e i propri delegati nelle fabbriche del gruppo Fiat. Sempre in questa fase la FIOM si è battuta e si batte contro le delocalizzazioni industriali adottate sempre più spesso dalle multinazionali, ma non solo, e contro la dilagante precarietà del lavoro causata dai modelli organizzativi praticati dalle imprese e dall’attuale legislazione sul mercato del lavoro.

La FIOM rappresenta le lavoratrici e i lavoratori “metalmeccanici”, categoria che comprende settori molto ampi del tessuto produttivo: si va dalla produzione dell'acciaio a quella dei microchip, dalla costruzione delle navi all'informatica, dalle protesi dentarie agli elettrodomestici e alle auto, dalla produzione di articoli di oreficeria a quella di veicoli aerospaziali, e ancora molto altro.

La categoria sottoscrive cinque contratti nazionali: il Ccnl Industria (con Federmeccanica e Assistal come controparti datoriali), Piccole e medie imprese (Confapi), Cooperative, Orafi-argentieri e Artigiani. Il Ccsl Fiat (ora Stellantis) non è stato sottoscritto dalla FIOM .

La FIOM è radicata in tutto il territorio nazionale con oltre 130 sedi tra territoriali e regionali. Conta oltre 300 mila iscritti e circa 15 mila delegate e delegati nei luoghi di lavoro, scelti dalle lavoratrici e dai lavoratori attraverso le elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu). Il centro nazionale della FIOM è a Roma, in corso Trieste 36.

Gli organismi direttivi sono il Congresso nazionale (che si riunisce ordinariamente ogni quattro anni e fissa le linee dell'organizzazione nei vari settori della sua attività), l'Assemblea generale (eletta dal Congresso, delibera sugli indirizzi delle politiche sindacali dell'organizzazione), il Comitato centrale (organismo nazionale di direzione politica della Federazione) e la Segreteria nazionale (che attua le decisioni del Comitato centrale e assicura la gestione della FIOM).

A livello europeo la FIOM aderisce a IndustriAll European Trade Union, la Federazione europea dei sindacati dell'industria. A livello internazionale a IndustriAll Global union, la federazione mondiale dei sindacati dell'industria.

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