Stefania Fabrizi (Roma, 1958)

Stefania Fabrizi è nata nel 1958 a Roma, dove vive e lavora. Tipici della sua ricerca artistica sono personaggi ambivalenti e spaventosi, replicanti, alieni, eroi e criminali, atleti e lottatori. Con salde pennellate l’artista crea mosaici simultanei di personaggi presi sia dai fumetti che dalla storia dell’arte, dal cinema di fantascienza come dalla cronaca, dando vita a un sistema iconico complesso e stratificato dove ogni tassello ha un valore allusivo.Dal 1992 ha esposto in mostre personali e collettive, sia private che pubbliche: Galleria Il Polittico, Roma; Cantieri Culturali alla Zisa, Palemo; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Galleria Maniero, Roma; Studio Gobbi, Roma; Museo d’Arte Paolo Pini, Milano; Ex Mattatoio di Testaccio, Roma; Trevi Flash Art Museum; Tokyo Museum; Parlamento Europeo, Bruxelles; Museo del Corso, Roma; Cartiere Vannucci, Milano; Flower East Gallery, Londra; Mahmoud Khalil Museum, Cairo, Egitto.Tra le mostre degli ultimi anni: Arte Italiana per il XXI secolo, Palazzo del Ministero degli Affari Esteri, Roma; On the edge of vision. New idioms in Indian & Italian contemporary art, Victoria Memorial Hall, Calcutta; Cantiere in corso, ARATRO Archivio delle Arti Elettroniche, Università degli Studi del Molise (CB); Arte Italiana, Palazzo Reale, Milano; Quadriennale d’Arte di Roma, Palazzo Esposizioni, Roma; Artisti Italiani e Cinesi a confronto, Padiglione Italia, Expo Shanghai, Shanghai, Cina; Centro Borges, Buenos Aires, Argentina; CrossCurrents, Nigeria; Padiglione Italia 54ª Biennale, Roma; Workshop, Istituto di Cultura Italiano, Tripoli.

"(…) La pittura della Fabrizi è potente ed energica, riesce a esprimere tutta la forza e la violenza dei suoi strani soggetti: mutanti, guerrieri, personaggi storici e mitologici, supereroi, pugili, esseri che appartengono a mondi diversi, al passato e al futuro dove realtà e finzione penetrano l’una nell’altra, come accade ormai nella società contemporanea dove reality e fiction purtroppo hanno avuto la meglio, sostituendosi nella maggior parte dei casi alla vita reale. … Concependo il solo sguardo come atto creativo, ovvero come possibilità di re-disegnare il passato e insieme di pre-figurare l’oscuro destino dell’umanità, Stefania Fabrizi diventa l’Occhio attraverso cui lo spettatore può finalmente “vedere con la mente” dell’artista, vivere le sue paure e i suoi sogni, condividere dubbi e incertezze e riflettere sulla base di esperienze diverse".

(da un testo di Marta Brunori, 2010).


Il vincitore, 2006, olio su tela, 80×60 cm