Remo Pasetto (Raldon, Verona, 1925 - Desenzano, 2019)

Terminate la scuole superiori, segue i corsi dell’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Trasferitosi a Milano nel 1950, incontra Giacomo Manzù e si dedica alla scultura fino al 1958, anno in cui inizia la sua attività di pittore. La prima personale di opere scultoree risale al 1957 e si tiene alla Galleria Schettini di Milano.

Tre anni dopo allestisce la prima mostra di pittura negli spazi della Galleria Nuova Corrente, a Firenze. I suoi quadri, che inizia a dipingere negli anni in cui a Milano il Realismo sociale stava virando verso declinazioni esistenziali, presentano la storia di quanti abbandonavano il duro lavoro dei campi per vivere in città e finire sui ponteggi dei cantieri edili. Questo suo particolare orientamento di ricerca ne ha fatto un lucido e disincantato interprete di spaccati di vita quotidiana delle classi subalterne. 

(Andrea Romoli)


Senza titolo, 1974, olio su tela, 100×90 cm
(Foto: Giuseppe Schiavinotto)