Angel Orcajo (Madrid, 1934)

L’artista si forma presso la Scuola di Arti Grafiche di Madrid, approfondendo la disciplina del disegno e dell’incisione. Prosegue i suoi studi presso la locale Scuola di Belle Arti. La prima personale risale al 1955 presso la Sala Aurora di La Coruña, in Galizia. Nel 1959, vincitore di una borsa di studio, parte alla volta di Parigi, dove si reca di nuovo sei anni più tardi, viaggiando come borsista in Francia e in Italia. Nel 1963 espone alla collettiva Artistas Españoles Contemporáneos, presentata a più riprese in diverse città spagnole. Nel 1969 espone alla Biennale di San Paolo, in Brasile, e nel 1970 alla Biennale di Venezia.

D’impianto figurativo, la sua pittura subisce in questi anni l’influenza pop, dirigendosi verso l’indagine sociale. Poco più tardi la composizione si fa più serrata, geometrica, e la sua ricerca si avvicina a certi influssi dell’arte cinetica, ben noti tra gli artisti madrileni in quegli anni. Nel 1980 il Museo de Arte Contemporáneo di Madrid organizza una retrospettiva sull’artista. Alla fine degli anni Ottanta partecipa a un tipo di happening collettivo, dove i contributi degli artisti confluiscono in un unico evento pluridisciplinare, intitolato Acciones para una Escenografía, che è messo in scena per la prima volta nel 1988 alla Fiera di Arte Contemporanea di Madrid Arco 88. Nel 2000 il Centro Municipale di Alcorcón gli dedica una retrospettiva dal titolo Orcajo: Una Épica Interrogativa, Obras Escogidas 1963-2000. Le sue opere si trovano nelle collezioni del Centro de Arte Reina Sofía e nei musei di arte contemporanea di Siviglia, Toledo e Ibiza.

(Chiara Caporilli)


Paisaje urbano, 1970, smalto su tavola, 100×100 cm
(Foto: Alessandro Pedonesi e Aldo Cimaglia)