Titolare e Contitolare. Responsabile della Protezione dei dati.

Il titolare del trattamento è la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (di seguito anche “CGIL”), con sede in Corso Italia n. 25 - 00198 Roma.

Le singole associazioni sindacali (CGIL regionali, Camere del lavoro, Federazioni o categorie nazionali, regionali e territoriale) sono contitolari del trattamento, e sono reperibili e/o individuabili collegandosi al seguente link: www.cgil.it/sedi. L’estratto dell’accordo di contitolarità è reperibile nel sito www.cgil.it/contitolarita.

Il Responsabile per la Protezione dei Dati potrà essere contattato al seguente indirizzo:

Finalità e base giuridica del trattamento.

Il trattamento di dati personali è finalizzato alla promozione di un referendum popolare (per cui, come previsto dagli articoli 75 e 138 della Costituzione, è necessario raccogliere almeno 500.000 mila firme di elettori) e/o alla raccolta firme per la presentazione di progetti di legge di iniziativa popolare (per i quali, invece, ai sensi dell’art. 71 della Costituzione, è necessario raccogliere almeno 50.000 firme).

Il trattamento svolto per le finalità sopra indicate è basato sul consenso, che l’interessato quest’ultimo presta con la sottoscrizione della richiesta di referendum e/o del progetto di legge. In esito alla sottoscrizione, il trattamento, invece, si basa sull’interesse pubblico al trattamento e alla conservazione dei dati come previsto dagli articoli 71, 75 e 138 della Costituzione e dalla legge 25 maggio 1970, n. 352)

Si segnala, in ogni caso, che gli unici dati che è necessario fornire per le finalità di cui sopra, oltre alla sottoscrizione autografa e/o digitale, sono quelli di natura anagrafica, necessari soprattutto alle autorità preposte per la verifica della legittimità della richiesta di referendum e/o del progetto di legge.

Nel contesto della raccolta dei dati per le finalità di cui sopra, sia in forma cartacea sia in forma automatizzata, CGIL raccoglierà il suo nominativo e la sua email allo scopo di inviarle informazioni inerenti l’iniziativa per cui è stata raccolta la sottoscrizione (es.: per comunicarle l’avvenuto deposito delle firma in Corte di Cassazione, l’esito del relativo controllo, l’esito del giudizio di ammissibilità del referendum, la proclamazione del referendum, la data in cui si terrà il referendum, ecc…) nonché, successivamente l’ammissibilità del referendum, per inviarle comunicazioni informative sull’iniziativa e sulla correlata compagna referendaria e/o propositiva per sostenere l’iniziativa.

Il relativo trattamento si basa sul suo consenso espresso. Per tale ragione, in concomitanza con la sottoscrizione della richiesta di referendum e/o del disegno di legge di iniziativa popolare, le verrà richiesto se intende prestare anche il separato consenso per ricevere tali comunicazioni.

Tale consenso è assolutamente facoltativo, la sua mancata prestazione non pregiudicherà la possibilità di sottoscrizione la richiesta di referendum e il disegno di legge e, comunque, potrà revocare il relativo consenso in ogni momento, anche attraverso una funzione semplice che sarà presente in ciascuna email ricevuta.

Natura del conferimento dei dati e conseguenze in caso di rifiuto.

Il conferimento dei dati personali non è obbligatorio, per cui può senz’altro rifiutarsi di conferire i dati, e di sottoscrivere la richiesta di referendum o del disegno di legge di iniziativa popolare.

In caso di rifiuto, ovviamente, non sarà possibile includerla tra gli aderenti al referendum popolare e/o alle iniziative legislative popolari.

Anche il conferimento dei dati richiesti per l’invio di email successive è assolutamente facoltativo ma, in mancanza, non sarà possibile ricevere alcuna comunicazione sull’esito dell’adesione all’iniziativa.

Modalità del trattamento.

Il trattamento dei dati sarà svolto sia in forma automatizzata sia informa automatizzata, da soggetti appositamente autorizzati al relativo trattamento, anche in ordine agli obblighi di riservatezza e sicurezza dei dati raccolti.

I dati verranno inseriti negli archivi cartacei e/o digitali della CGIL e agli stessi potranno accedere i soggetti espressamente autorizzati, oppure i Responsabili del trattamento designati secondo i rispettivi profili (p. es. società informatiche per la loro conservazione).

Il trattamento da parte di tali soggetti avverrà, comunque, nel rispetto delle disposizioni normative atte a garantire la sicurezza e la riservatezza, nonché l'esattezza, l'aggiornamento e la pertinenza dei dati rispetto alle finalità dichiarate.

Categorie di destinatari dei dati personali

Per le finalità sopra indicate, i suoi dati personali potranno essere comunicati alle persone autorizzate dal titolare, ad eventuali responsabili del trattamento o ad altri titolari del trattamento (in particolare, Corte Suprema di Cassazione, come previsto dall’art. 28, legge 352/1970).

I dati conferiti, quindi, ivi compresa la mera partecipazione all’iniziativa, non diventerà una informazione di dominio pubblico.

I dati conferiti, inoltre, non verranno trasferiti all’estero.

Periodo di conservazione dei dati.

I dati saranno conservati fino al momento in cui la Corte Costituzionale giudicherà sull’ammissibilità del quesito referendario ai sensi dell’art. 2, legge cost. 1/1953 e, comunque, al massimo, fino al 31 dicembre dell’anno successivo alla sottoscrizione.

Si segnala tuttavia che gli organi istituzionali deputati al controllo delle sottoscrizioni e alle successive fasi dell’iniziativa, in quanto autonomi titolari che tratteranno i dati sulla base di autonoma base giuridica, conserveranno tali dati sulla base della normativa a loro applicabile.

Nel caso in cui non dovesse raggiungersi il numero di 500.000 mila firme previsto dall’art. 75 e/o 138 Cost. per promuovere un referendum abrogativo e/o confermativo, i dati saranno conservati fino alla decadenza del termine previsto per la raccolta delle firme dall’art. 28 legge 352/1970 e, una volta verificato il mancato raggiungimento del numero minimo di firme, verranno cancellati mediante distruzione del relativo supporto cartaceo e/o digitale, salvo che sia previsto un correlato obbligo di conservazione dalla normativa all’epoca vigente.

Invece, i dati raccolti per l’invio di email informative verranno cancellati dopo la comunicazione dell’esito del referendum e/o, laddove trattasi di disegno di legge di iniziativa popolare, alla fine della legislatura nel corso della quale è stato presentato il disegno di legge.

Diritti dell’interessato.

La legge riconosce all’interessato il diritto di chiedere l’accesso ai dati e al trattamento e, nei casi previsti, la rettifica, la cancellazione e la portabilità dei dati. L’interessato gode altresì del diritto di chiedere la limitazione del trattamento, opporsi allo stesso e/o revocare il consenso sul quale il trattamento si fondi. Sulla revoca del consenso, tuttavia, si segnala che lo stesso esaurisce i suoi effetti con la sottoscrizione dell’iniziativa e che, quindi, in caso di revoca non sarà possibile procedere alla cancellazione dei dati, in quanto il trattamento successivo alla raccolta della firma è imposto dalla legge e, in particolare, quello successivo al deposito delle firme è di titolarità di altro soggetto (Corte Suprema di Cassazione) a cui, eventualmente, ci potrà rivolgere per l’esercizio dei propri diritti.

L’interessato può anche proporre reclamo o segnalazione all’autorità di controllo dello Stato UE in cui risiede, in cui lavora o in cui è avvenuta la violazione che, per l’Italia, è il Garante per la Protezione dei Dati, reperibile all’indirizzo www.garanteprivacy.it.

I predetti diritti possono essere esercitati direttamente presso le strutture territoriali della CGIL (il cui elenco completo è reperibile collegandosi al sito www.cgil.it/sedi), oppure scrivendo ai dati di contatto del Responsabile per la Protezione dei Dati: