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Venerdì 11 ottobre si è tenuto l’incontro di CGIL, CISL e UIL con il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, uno dei tavoli attivati dopo il confronto unitario con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il sindacato ha ritenuto positivo che il tema previdenziale sia entrato a far parte dell’agenda del Governo e che su di esso sia possibile avviare un confronto, e ha proposto che il tavolo sulla previdenza debba affrontare sia i temi generali di una riforma strutturale del sistema sia le problematiche più immediate che dovrebbero essere contenute nella prossima legge di bilancio.
Ai rappresentanti del Governo sono stati illustrati i contenuti della Piattaforma sindacale sulla previdenza che vanno dalla flessibilità in uscita da 62 anni (rimuovendo anche i vincoli del 2,8 e dell’1,5), la riduzione della pensione anticipata per tutti a 41 anni di contribuzione, il riconoscimento del lavoro di cura e delle donne, il riconoscimento della diversità dei lavori ai fini dell’accesso alla pensione, la pensione di garanzia per chi fa lavori poveri o discontinui, favorire l’adesione ai fondi di previdenza negoziali e gli investimenti dei Fondi nell’economia reale e nelle infrastrutture sociali del paese, la parificazione dei trattamenti in materia di erogazione del TFR e TFS, la rivalutare i redditi dei pensionati attraverso la riduzione delle imposte, il rafforzamento e l’ampliamento della Quattordicesima e l’indicizzazione, una legge sulla non autosufficienza.
Inoltre il sindacato ha sottolineato che Quota 100 deve completare il suo iter e ha richiesto alcune risposte immediate che vadano nella direzione del riconoscimento del lavoro di cura e delle donne, ai fini dell’anticipo pensionistico (1 anno per figlio e 1 anno ogni 5 per lavoro di cura), un accesso più favorevole all’Ape sociale e Precoci per chi ha svolto lavori gravosi, soprattutto rimuovendo gli eccessivi vincoli attualmente previsti, la riduzione delle soglie del 2,8 e dell’1,5 per accedere alla pensione di vecchiaia nel regime contributivo. È stata inoltre richiesta la definitiva soluzione del problema degli “esodati” e la riproposizione di Opzione Donna.
È stata riproposta l’istituzione delle due Commissioni tecniche che dovranno approfondire i temi della gravosità dei lavori e della distinzione fra spesa sociale e previdenziale.
Infine, è stata ribadita la necessità del riconoscimento pieno della contribuzione per tutti i lavoratori a part-time verticale o ciclico e il superamento del problema della prescrizione dei contributi per i lavoratori pubblici.
Il Ministro Catalfo ha dichiarato di condividere l’obiettivo di una riforma organica della previdenza, che superi la Legge Fornero, basata sulla flessibilità in uscita, e ha chiesto del tempo per fare degli approfondimenti sulle proposte sindacali anche se il Governo su alcune cose, nonostante siano stati evidenziati i vincoli di bilancio, ha dichiarato la disponibilità a ridestinare al capitolo previdenziale parte delle economie che emergeranno dal prossimo anno dalla gestione delle misure contenute nella legge 26/2019, che per la Cgil, come ha più volte dimostrato con le sue analisi, ammonteranno a circa 8 miliardi.
Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, ha dichiarato che “l’incontro è stato interlocutorio, positivo nel metodo e sulle disponibilità generiche e di prospettiva, senza alcuna risposta sui temi più legati alla prossima legge di bilancio. Valuteremo nei prossimi giorni le disponibilità concrete del Governo, consapevoli che il tema previdenziale costituirà un elemento fondamentale nel giudizio complessivo che il sindacato darà sul confronto avviato con l’esecutivo”.