Il terzo congresso della Confederazione Araba dei Sindacati (CSI-Araba) si è svolto a Orano, in Algeria, dal 14 al 15 Settembre 2022, incentrandosi sul tema della contrattazione come strumento essenziale per assicurare la partecipazione sindacale alla definizione di politiche economiche e sociali per la ripresa e la resilienza.

Il congresso ha eletto il nuovo presidente del sindacato Palestinese PGFTU, Shaher Saad, e come vice Presidente il Segretario Generale dell’UGTA algerino Salim Labacha, e come secondo presidente, Nacer Sheikha del sindacato Yemenita. Mustapha Tlili è confermato segretario esecutivo per il terzo mandato. Il Congresso ha eletto un consiglio generale in cui il 50% è composto da donne. E’ stato inoltre istituito un Forum per l’Uguaglianza di donne, giovani e migranti, ed una Federazione Araba dei Pensionati.

La CSI Araba è stata fondata nel 2014 ad Amman sotto la presidenza del tunisino Houcine Abbasi della UGTT, con l’obiettivo di rappresentare la richiesta di democrazia, indipendenza e autonomia dei sindacati indipendenti emersi con forza dalle primavere arabe a partire dal 2011 attraverso tutta la regione, e svolgere da rappresentanza sub-regionale trasversale all’interno delle strutture regionali della CSI, in particolare la CSI Africa e la CSI Asia-Pacifico. Ad oggi, la CSI Araba raggruppa 17 centri confederali in 11 paesi dal Maghreb al Medio Oriente.

Il quadriennio appena concluso è stato caratterizzato dall’impatto della pandemia da COVID19 che non solo ha profondamente scosso il sistema sanitario e il mercato del lavoro e i sistemi di protezione sociale già in difficoltà, ma è stato anche caratterizzato da una generale regressione delle libertà fondamentali e dei diritti sindacali nella regione, e dal perseguire i conflitti armati. In particolare i sindacati indipendenti continuano ad essere fortemente ostacolati nell’esercizio delle proprie attività, e spesso criminalizzati. A 8 anni dalla costituzione della CSI araba e a 11 anni dalle primavere arabe, la partecipazione e le voci del sindacalismo indipendente nella regione restano ancora troppo sotto rappresentante all’interno delle strutture della CSI araba.

Nonostante questo, la risoluzione congressuale ribadisce la necessità di rafforzare la democrazia interna dei sindacati, allo stesso tempo di rafforzare i legami con la società civile progressista in quanto importante alleata del movimento sindacale nella proposta di riforme e nelle campagne di sensibilizzazione. Le riforme strutturali imposte dalle istituzioni finanziare internazionali nella regione araba impongono ai sindacatila la necessità di rafforzare la contrattazione e il dialogo sociale per impedire lo sfruttamento dei lavoratori e distorsioni nel mondo del lavoro.

Le tre tematiche delle sfide del mondo del lavoro della regione araba emerse con maggior forza nel congresso sono il tema della transizione ecologica, della fine dei conflitti armati mediante il dialogo diplomatico e il disarmo, e della necessità di procedere alla ratifica della Convenzione OIL 190 sulla violenza e molestie di genere sul luogo di lavoro.