Lo scorso 31 Agosto, una delegazione della CGIL e dell’INCA si è recata a Tunisi per svolgere due intense giornate di lavoro allo scopo di rafforzare ulteriormente i rapporti e la collaborazione tra CGIL,FLAI, INCA e UGTT.

La delegazione italiana composta dal responsabile dell’Area Politiche Europee e Internazionali della CGIL, Salvatore Marra, Mabel Grossi, responsabile alle relazioni con l’Africa in CGIL, Michele Pagliaro, Presidente dell’INCA, insieme ad Andrea Coinu, responsabile relazioni internazionali FLAI CGIL, Valeria Ferrazzo, presidente ITACA e Giuseppe Peri, responsabile area estero dell’INCA nazionale, ha incontrato il Segretario Generale dell’UGTT Noureddin Tabboubi, la responsabile per le relazioni arabe ed internazionali, Hedia Arfaoui, e Abdallah El Euchi, vice segretario generale responsabile per le politiche migratorie e Tunisini all’estero.

La delegazione ha avuto l’opportunità di discutere della situazione politica Tunisina ed Italiana alla luce delle prossime elezioni in Italia del 25 Settembre e Tunisine del 17 Dicembre 2022, ricordando il ruolo essenziale dei tunisini residenti in Italia, attualmente oltre 97 mila, di cui 21.402 vivono in Sicilia, nella mobilitazione progressista in Italia in vista delle prossime elezioni.

Inoltre, CGIL, FLAI, INCA e UGTT hanno discusso sulle modalità di rafforzamento dell’INCA in Tunisia, sia per garantire una migliore tutela individuale ad i lavoratori  tunisini in Italia, impegnati maggiormente nell’area della pesca e dell’agricoltura che spesso sono sfruttati sia attraverso forme di sfruttamento grave di caporalato, ma allo stesso tempo sia quando devono raggiungere l’Italia per lavorare.

La missione ha inoltre ricordato i numerosi ostacoli con cui i lavoratori tunisini sono costretti a fare i conti. Ostacoli principalmente legati al disallineamento dei livelli di informatizzazione delle procedure per accedere alle prestazioni previdenziali tra l'Istituto previdenziale pubblico italiano e quello tunisino, che produce gravi ritardi nel riconoscimento dei diritti normativamente previsti, e si impegna insieme al sindacato tunisino a collaborare per rafforzare la collaborazione in materia di migrazione.

Infine, si è ricordata anche l’importanza della collaborazione bilaterale a livello regionale e locale, attraverso i gemellaggi tra regioni e comuni. La CGIL e l’UGTT si impegnano per effettuare una mappatura di tutti i livelli di collaborazione esistenti al fine di identificare le buone pratiche.