In allegato riportiamo la mappatura delle reti fisse italiane appena pubblicata da Infratel.
Si tratta dell’ultimo censimento fatto per fotografare lo stato dell’ultrabroadband italiana e delle infrastrutture Next Generation Access e Very High Capacity Network.
Ad essere censiti sono stati 28.740.607 civici, di cui 2.350.739 non presenti nei precedenti sondaggi.
Al 28 aprile 2025, termine per l’invio dei dati da parte degli operatori, prorogato rispetto l’iniziale scadenza del 7 aprile, hanno risposto 41 stakeholder.
Il censimento ha riguardato tutte le aree del Paese con quattro obiettivi principali:

  • verificare il mantenimento degli impegni di copertura assunti, ai sensi del paragrafo 65 degli Orientamenti Europei al tempo vigenti, dagli operatori che hanno risposto all’avviso relativo alla mappatura svolta nel 2021, alla mappatura relativa ai civici di pros-simità, svolta nel secondo semestre 2024.
  • ottenere l’evidenza di nuovi interventi attuati o pianificati a partire dall’anno 2025 e fino al 31 dicembre 2028
  • ottenere una mappatura particolareggiata delle reti fisse Nga (Next Generation Access) e Vhcn (Very High Capacity Network), che si riferiscono rispettivamente a reti in grado di fornire all’unità immobiliare una velocità in download di almeno 30 Mbit/s in tipiche condizioni di picco del traffico, e a reti che soddisfano le soglie prestazionali per connessioni fisse (secondo linee guida Vhcn Berec, criterio 1 e 3)
  • valutare il livello di copertura mediante tecnologie in grado di permettere una velocità di picco maggiore di 300Mbit/s

Le prestazioni della rete sono state analizzate in base a due criteri:

  • velocità massima raggiungibile (quella che l’utente finale può ottenere in corrispondenza del civico per almeno un certo periodo, come ad es. almeno una volta al giorno).
    La velocità massima deve essere calcolata tenendo conto degli apparati effettivamente installati (e non di quelli che potrebbero essere installati), della capacità presente sul backhaul, e delle caratteristiche del collegamento tra l’utente finale e il primo nodo di rete di accesso, inclusa la distanza del collegamento fisso wired/wireless e, nel caso Fwa, le condizioni di propagazione del canale di trasmissione radio impiegato;
  • velocità attesa nelle ore di picco del traffico (quella che l’utente finale può ottenere in corrispondenza del civico durante l’intero periodo di punta del traffico. Questa deve rappresentare la reale capacità della rete e non essere correlata a un particolare servizio retail offerto presso il civico);

In base agli esiti della mappatura, ai sensi del comma 4 dell’art.22 del Codice delle Comunicazioni, potranno essere definiti eventuali ulteriori interventi pubblici, come previsto nella “Strategia Italiana per la Banda Ultralarga 2023-2026”, approvata dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale il 6 luglio 2023, in linea con gli obiettivi stabiliti dalla Commissione europea nella Comunicazione sulla “Gigabit Society” e nella più recente “2030 Digital Compass”.
Va sottolineato il fatto che i questionari utilizzati per la mappatura contenevano 35.545.128 indirizzi. Tra questi erano compresi i civici per i quali non era richiesta una risposta da parte degli operatori, perché oggetto del piano “Italia a 1 Giga” o perché esclusi dal piano a seguito dei rilevi in campo effettuati dagli aggiudicatari del bando per il piano “Italia a 1 Giga”.
Eliminati questi ultimi, i civici oggetto della mappatura sono stati quindi 28.740.607, di cui 2.350.739 non presenti nelle precedenti mappature (mappature anni 2021 e mappatura civici di prossimità 2024), e individuati a seguito di integrazione di altre fonti (come il database Archivio Nazionale dei Numeri Civici delle Strade Urbane).
Ad essere compresi sono stati invece i civici non coperti entro il 2028 o coperti da tecnologie in grado di non permettere una velocità di picco maggiore di 300Mbit/s.
Per questi, nel documento è indicato il posizionamento rispetto ad altre reti secondo tre criteri:

  • civico con scarsa qualità della coordinata;
  • civico entro 50m da reti che permettono una velocità di picco maggiore di 300Mbit/s;
  • civico oltre 50m da reti che permettono una velocità di picco maggiore di 300Mbit/s.

Quello che emerso in definiva è che “3.870.685 civici sono non coperti o coperti da tecnologie in grado di non permettere una velocità di picco maggiore di 300Mbit/s entro il 2028, di questi 1.797.616 sono distanti oltre 50 metri da reti con analoghe prestazioni. Ulteriori 741.950 civici con scarsa qualità della coordinata dovranno essere analizzati per valutarne la distanza dalle reti con prestazioni di velocità di picco di 300Mbit/s”.
Un gap da colmare con urgenza.
Come riportato anche nell’ultimo “Broadband Map - Rapporto sulla connettività in fibra FTTH” dell’AGCOM (Rilevazione di luglio 2025), sebbene sia stata osservata in Italia una significativa copertura FTTH (il 73.40% delle famiglie è stato raggiunto dalla rete), vi sono ben 10 regioni al di sotto della media nazionale: Calabria (68.87%), Emilia-Romagna (71.61%), Friuli Venezia Giulia (66.40%), Liguria (68.00%), Sardegna (70.52%), Toscana (63.83%), Trentino-Alto Adige (61.41%), Umbria (71.11%), Valle d'Aosta (64.54%), Veneto (67.62%).
Non si tratta di garantire “solo” una connessione più veloce, ma di dare vita a un vero e proprio abilitatore per i processi di digitalizzazione di imprese e pubbliche amministrazioni grazie alla capacità di supportare le applicazioni tecnologiche più evolute, come il cloud computing, la realtà virtuale e aumentata, i grandi volumi di dati e, non da ultimo, le soluzioni che sfruttano l’intelligenza artificiale.
L’importanza di sviluppare in maniera omogenea, su tutto il territorio nazionale questa tecnologia è dunque evidente.
Per un’analisi più dettagliata vi ricordiamo inoltre che è disponibile sul sito di Infratel uno strumento utile (Infratel Data Room) per monitorare l’avanzamento dei lavori di infrastrutturazione digitale del Paese, nel dettaglio, con dati disaggregati, relativi ai singoli progetti (Mappatura reti fisse 2021, Mappatura reti mobili 2021, Piano BUL Aree Bianche, Piano Scuole Connesse fase I, WiFi Italia, Piano Voucher, Piano Scuole Connesse fase II, Piano Sanità Connessa, Piano Italia a 1 Giga, Piano Italia 5G, Piano Isole Minori).