Roma, 18 aprile - “Occorre una strategia nazionale e interdisciplinare contro gli infortuni. Non servono nuove leggi, basta una buona manutenzione di quelle esistenti. Ed è necessario potenziare l'azione di controllo per rendere esigibile la loro applicazione”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Franco Martini in seguito all’incontro sulla sicurezza tenutosi quest’oggi presso il ministero del Lavoro.“La previsione di assunzione di 150 nuovi ispettori annunciata dal Ministro Poletti - prosegue Martini - va in questa direzione, ma le ispezioni devono essere sempre più mirate, finalizzate a intervenire nei settori e nelle lavorazioni più a rischio, a partire dagli appalti, sui quali non si deve abbassare la guardia”.Per il dirigente sindacale “costruire una cultura della sicurezza è condizione fondamentale, fin dal percorso scolastico”. Per questo “non si può sperimentare l'alternanza scuola-lavoro senza responsabilizzare tutto il sistema formativo su questo compito” e, al tempo stesso, “la formazione in azienda deve costituire un investimento permanente, in collegamento col ruolo svolto da tutti i livelli istituzionali”.Un intervento indispensabile è poi “mettere ordine nella contrattazione per combattere il dumping fra le aziende, favorendo lo sviluppo della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla gestione delle imprese, soprattutto per quanto riguarda le ricadute sulla condizione di lavoro”.“Per queste ragioni - conclude Martini - la Consulta Nazionale Permanente deve diventare la sede di una progettazione, della verifica e del monitoraggio costante delle azioni promosse e dei loro effetti concreti”.