In un momento in cui i conflitti si moltiplicano e le risorse per soddisfare i bisogni delle persone vengono dirottate verso la guerra e la militarizzazione, il movimento sindacale globale riafferma il proprio impegno per la pace, il disarmo e la sicurezza umana, e si mobilita per:

• la pace

• la democrazia

• il rispetto del diritto internazionale

• i diritti dei lavoratori e dei popoli

• il dialogo sociale e la diplomazia

In occasione della Settimana ONU per il Disarmo (24–30 ottobre 2025), la Confederazione Sindacale Internazionale (CSI) lancia la campagna “UNIONS FOR PEACE”, invitando tutte le organizzazioni sindacali affiliate a mobilitarsi per chiedere la fine della corsa agli armamenti, la riduzione delle spese militari e nuovi investimenti in lavoro dignitoso, sanità, istruzione e protezione sociale.

Il movimento sindacale sottolinea che i conflitti possono essere risolti attraverso il dialogo, la negoziazione e il rispetto dei diritti, non con la violenza. Per questo la CSI chiama lavoratrici e lavoratori di tutto il mondo a mobilitarsi con azioni coordinate, nei luoghi di lavoro, nelle piazze e sui social media, per ribadire che stanno dalla parte della pace, della democrazia, dei diritti e del disarmo, e che rifiutano la deviazione delle risorse pubbliche verso la guerra.

Il sindacato chiede invece investimenti nelle vere basi della sicurezza umana: lavoro, diritti, uguaglianza e sostenibilità. Durante questa settimana, i sindacati di tutto il mondo ricorderanno a governi, datori di lavoro e comunità che la pace è una condizione concreta per il progresso, e che il disarmo è un passo essenziale per raggiungerla.

La CGIL aderisce alla campagna “UNIONS FOR PEACE” e partecipa attivamente alla Settimana ONU per il Disarmo, riaffermando la propria convinzione che non può esserci giustizia sociale senza pace, né pace senza diritti e lavoro dignitoso.