L’assemblea delle delegate della Cgil, riunita a Roma venerdì 9 febbraio, esprime la propria vicinanza a tutte le donne che stanno pagando le conseguenze dirette e indirette dei tanti conflitti aperti nei quali il corpo delle donne diventa anche un bottino di guerra da violare e stuprare come forma di aggressione nei confronti del nemico. Il sistema patriarcale impone il controllo sul corpo delle donne, l’accaparramento delle risorse naturali, nuove forme di sfruttamento e colonizzazioni e infine promuove la guerra e la distruzione nel mondo.

In particolare, vogliamo mandare la nostra solidarietà alle donne palestinesi che, insieme ai loro figli, stanno pagando il prezzo della guerra e chiediamo a gran voce il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e dei prigioniere/i politici e la fine della guerra anche negli altri territori di conflitto, dall’Ucraina, al Kurdistan, allo Yemen.

Siamo vicine alle donne afghane e iraniane, che la repressione non è riuscita a silenziare, alle donne russe e israeliane che si sono mobilitate contro la guerra: la lotta di tutte deve trovare voce e sostegno anche attraverso di noi.

Ribadiamo, infine, il nostro desiderio di pace intesa come capacità di pratica politica di entrare in contatto con la diversità e che sappia costruire equilibri multilaterali rispettosi delle donne, degli uomini e del pianeta.

Per questa ragione le donne della CGIL invitano tutte e tutti a partecipare, il 24 febbraio prossimo alla giornata di mobilitazione nazionale per dire NO a tutte le guerre e al riarmo.