Roma, 26 settembre - “Ancora nessuna risposta alla nostra richiesta di audizione urgente in Commissione Giustizia al Senato in merito al Ddl Pillon su affido condiviso, mantenimento diretto e bigenitorialità”. È quanto denuncia Loredana Taddei, responsabile Politiche di genere della Cgil nazionale.“Il Ddl Pillon - sostiene la dirigente sindacale - usa la bigenitorialità per sovvertire alcuni principi cardini del diritto di famiglia, che tutelano donne e figli. Per questo ha visto insorgere anche il mondo dell'avvocatura, oltre quello delle associazioni femminili e dei centri che si occupano di affido, di benessere dei bambini e di violenza domestica”.  Taddei prosegue sottolineando che “la decisione di imporre, a pagamento, la mediazione familiare nei casi di separazioni con minori, non solo farebbe crescere i costi, ma soprattutto sarebbe un danno incalcolabile nei casi di separazione a causa di violenze domestiche, poiché si costringerebbe la vittima a negoziare con il suo aguzzino. Cosa - specifica - in netto contrasto con la Convenzione di Istanbul, che stabilisce che l'affidamento e la frequentazione non debbano compromettere i diritti e la sicurezza della vittima e dei bambini, che diverranno invece sempre più oggetto di contesa”. Tale previsione del Ddl “renderà per molte donne impraticabile la richiesta di separazione, anche perché nel testo donne e uomini vengono equiparati: il che è paradossale in un Paese come il nostro, dove la forbice economica, occupazionale e di reddito si allarga sempre di più a netto sfavore delle prime”.“La Cgil - aggiunge in conclusione Taddei - si opporrà con forza a questo disegno di legge, e sarà presente in tutte le iniziative che le associazioni femminili e femministe realizzeranno nelle prossime settimane nel Paese”.