I rappresentanti della società civile internazionale, provenienti da 45 paesi, si sono incontrati nelle giornate del 10 e 11 giugno a Vienna per il vertice internazionale per la pace in Ucraina. 
Sono stati oltre 300 i partecipanti in presenza e molti altri hanno seguito da remoto i lavori per elaborare percorsi di pace che portino al cessate il fuoco e all’avvio dei negoziati. 

Il gruppo promotore del vertice internazionale ha incluso, tra le altre organizzazioni, la coalizione italiana Europe for Peace, di cui fa parte attivamente la CGIL, che si è mobilitata per la pace, aderendo e promuovendo manifestazioni a livello nazionale e territoriale, l’International Peace Bureau, la più antica associazione umanitaria mondiale che ha incarnato lo spirito di Helsinki basato sulla sicurezza comune e Transform!Europe, la rete europea di organizzazioni progressiste, WILPF... e reti USA e Austriache. 

L’obiettivo del vertice di Pace è stato elaborare un appello urgente a sostegno del cessate il fuoco e dei negoziati in Ucraina, che è stato raggiunto alla fine dei lavori, con la pubblicazione della dichiarazione finale. Ma il vertice di Pace ha discusso anche delle questioni controverse legate alla guerra russo-ucraina, ascoltato le voci dei rappresentanti della società civile dei vari Paesi presenti, nonché dei rappresentanti della Russia e dell'Ucraina che sostengono gli obiettivi del Vertice per la pace.

Inoltre, i rappresentanti della società civile provenienti da Europa, Nord America, Russia e Ucraina hanno condiviso con i partecipanti del Sud globale le drammatiche conseguenze che questa guerra ha avuto per le popolazioni dei loro Paesi per capire come contribuire alla pace. Il vertice di Pace si è concentrato soprattutto sulla ricerca di unità, di mobilitazioni e di azioni di solidarità con le vittime della guerra, partendo dalla convinzione che questo non è solo il compito degli Stati e dei diplomatici, ma oggi sempre più anche della società globale.

I lavori delle due giornate sono terminati con l’adozione di una dichiarazione finale incentrata sulla richiesta rivolta ai capi di Stato e di Governo ad agire a sostegno di un immediato cessate il fuoco e di negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina basati su principi di sicurezza comune, del rispetto dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli e delle comunità, con l’appello alla mobilitazione internazionale dal 30 settembre all’8 ottobre 2023.
 
→ La dichiarazione finale