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La Cgil sostiene la campagna di mobilitazione avviata da Libera “Diamo Linfa al Bene”, sulla possibilità di devolvere una piccola parte (il 2%) del FUG - Fondo Unico Giustizia, alla valorizzazione dei beni confiscati in occasione dei 30 anni della legge 109\96. Per dare nuove risorse ai soggetti gestori e agli enti locali, dare linfa a tutte quelle esperienze di rigenerazione che sono un patrimonio straordinario di democrazia, partecipazione e lotta alla mafia.
L’appello
Trent’anni fa, con la legge 109/96, l’Italia ha scelto di restituire alla collettività ciò che le mafie avevano sottratto.
Da allora, oltre 1200 esperienze di riuso sociale raccontano un Paese che ha saputo reagire, trasformando luoghi criminali in presìdi di democrazia, lavoro e inclusione.
Questa iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna “Fame di verità e giustizia”, un percorso di attivazione e mobilitazione anche sul tema dei beni confiscati.
Raccoglieremo cartoline in tutte le piazze d’Italia che saranno spedite per aprire una vertenza pubblica e diretta verso il Governo, con l’obiettivo di rimettere al centro del discorso pubblico la consapevolezza che la lotta a mafiosi e corrotti è un bene comune.
Per questo vogliamo raccogliere centinaia di migliaia di firme, a partire dal 14 novembre.
Oggi il denaro sequestrato e confiscato costituisce il Fondo Unico di Giustizia (FUG).
Chiediamo che una piccola parte di ciò che deriva da atti criminali e speculazioni possa essere reinvestita per cambiare volto ai patrimoni illeciti e rigenerare i territori feriti dalla presenza mafiosa.
Basterebbe il 2% del FUG perché il denaro sottratto torni a far crescere il bene comune: scuole, cooperative, comunità, futuro.
Basta poco per far rifiorire il Bene.
Quel 2% può cambiare molto, se diventa un impegno concreto dello Stato.
Unisciti a chi crede che il Bene possa tornare a fiorire. La tua firma è un seme di giustizia e di speranza.






